Reunion al passo coi tempi

99 Posse, i "lebbrosi" necessari

Dopo il concerto dei 99 Posse al Tpo di Bologna, alcune riflessioni su un gruppo ancora necessario e virulento.

21 / 10 / 2009

Quante reunion avete contato negli ultimi due, tre anni? Jesus Lizard, Devo, Sleep, Wire e tantissimi altri. Tutti sono accomunati dall’essere ancora attualissimi se non addirittura innovativi, di sicuro con un’identità che un gruppo attuale, per quanto valido, ben difficilmente può raggiungere, perso nel mare magnum del web. Infatti, ogni ritorno si manifesta con enormi successi di pubblico, anche superiori a quelli degli esordi. D’altronde in venti anni poco è cambiato, la finzione dell’eterna giovinezza è quotidianamente sui media, sembra che niente sia passato; vale anche per i 99 Posse? Vediamo: all’epoca del loro esordio, il 1991, i centri sociali erano molto in voga e molto spesso dipinti come nuovi lebbrosari, dove vivevano persone dagli usi scabrosi e, magari, contagiosi. 

I 99 Posse uscivano proprio dall’Officina 99 di Napoli, in più erano musicisti “rock”, un’altra categoria di debosciati; musicisti, militanti e partenopei, più lebbrosi di così! Infatti contagiavano, eccome, tanto da convincere una grossa etichetta ad ingaggiarli visto il seguito che avevano raggiunto. Chi non ricorda “Curre curre guagliò” o il film “Sud” di Gabriele Salvatores, di cui i nostri cofirmarono la colonna sonora? Come Luca “Zulù” Persico, ci ha confessato nell’intervista radiofonica a Radio Kairos, forse innovativi i 99 Posse non lo sono mai stati, ma necessari sì e lo sono tuttora. Fungevano da catalizzatore per tantissimi giovani che non riuscivano proprio a digerire la realtà in cui vivevano ed è così tutt’ora.

Il concerto di Bologna era gremito di ragazzi che forse nel 1991 non erano ancora nati ma che conoscevano tutte le canzoni e le cantavano accompagnando Zulù. Dal bar del TPO ho potuto osservare una massa di un migliaio di persone in un’atmosfera caldissima a cui non sono abituato. La temperatura massima, a rischio fusione dello stabile, proprio in partenza, "Rigurgito antifascista" provoca un autentico tripudio, tanto da far esclamare a qualcuno: "ancora un po' e veniva giù il TPO!" Zulù, come già in radio, anche sul palco recita la parte del sagace giullare: tra un brano e l'altro racconta di rotelle spaccate, frodi fiscali, tribuni in camicia verde e strane frequentazioni con pregiudicati, vecchie/nuove iniquità.

I centri sociali sono ancora qui. Gli obiettivi delle loro invettive sono ancora tutti al loro posto e i 99 Posse si fanno perdonare qualche  piccola avvisaglia dovuta all'età, ma restano sempre decisamente dei lebbrosi necessari e virulenti. (Di Babe Radio Kairos)

Ascolta i 99 Posse ai microfoni di Radio Kairos:

I 99 Posse a Radio Kairos

Intervista 99Posse - a cura di Radio kairos e TpO, Ottobre 2009