Alcaldessa - Un documentario su Ada Colau

6 / 6 / 2016

Dal 27 maggio è uscito nei cinema spagnoli il film documentario “Alcaldessa” – “La sindaca”. Un film che vuole raccontare il periodo precedente alla vittoria elettorale di fine maggio 2015 della vita di Ada Colau, che l'ha portata alla carica di sindaco di Barcellona. Il regista del film, Pau Faus, è un filmmaker di documentari ed artista visuale: tra i suoi lavori ha realizzato anche il Doc “Si se puede. Siete dias en PAH Barcelona”, rilasciato alla fine di aprile del 2015 ed attualmente con quasi 6 mila visite su you tube, in cui ha narrato da dentro il movimento Plataforma de Afectados por la Hipoteca: movimento dal basso di Barcellona contro gli sfratti e per il diritto all’abitare di cui Colau è stata leader. Il film doc “Alcaldessa” è stato premiato per la miglior regia al Festiva del cinema spagnolo di Malaga (22 aprile – 1 maggio). Di seguito l'intervista a Pau Faus.

Nella tua pellicola sei stato in grado di parlare del coinvolgimento dal basso e dalla partecipazione dei cittadini nella campagna elettorale che ha preceduto la vittoria di Ada Colau?

Nel film noi possiamo vedere chiaramente da dove viene Ada Colau e l’entusiasmo che c’è stato attorno la sua candidatura durante l’intero anno precedente alla sua elezione. Tutti coloro i quali sono stati coinvolti lo hanno fatto da collaboratori, persone provenienti da diversi luoghi, ambiti ed età, offrendo il loro tempo e le loro competenze per tutto ciò che era necessario durante l’intero processo.  

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C’è stato il rischio di cadere in una eccessiva personalizzazione della figura di Ada Colau? Ci sono state delle contraddizioni tra idealismo e politica reale?

Le ovvie contraddizioni ed i dubbi che un’attivista come Ada Colau ha avuto mentre si preparava per le elezioni sono l'elemento principale di questo film. La "personalizzazione" era ovviamente uno di questi, ma non l'unico. Domande come: come affrontare la necessità di avere una figura di capo e nello stesso tempo mettersi a difesa di un progetto collettivo? Oppure, dove è il limite tra l'essere onesti ed essere naife? O tra l'essere idealista e realistico? Il modo in cui i suoi collaboratori e lei hanno dovuto affrontare queste domande è il cuore di questo film.

Quanto è stata importante la battaglia per il diritto alla casa per l’elezione a sindaco di Ada Colau? Si può parlare di cambiamenti, dopo un anno di governo, su questa battaglia?

Ada Colau è diventata un simbolo per la cittadinanza che stava combattendo contro l'austerità, la corruzione e l'impunità che circonda ancora oggi i politici spagnoli. La PAH ha raggiunto una tale popolarità che per un lungo periodo è diventata la principale opposizione al governo di destra spagnolo. Quando ci troviamo di fronte a qualsiasi tipo di elezione, molti partiti cercano di incarnare la parola "cambiamento", ma gente come Ada Colau ha rappresentato il "cambiamento" come nessun altro potrebbe. Una volta che lei è diventata sindaco, e la piattaforma civile che ha guidato è entrata nel municipio, sono iniziati dei cambiamenti. Ma, come molti di noi sanno, le istituzioni politiche sono come un transatlantico, non è possibile modificare il corso di esse in un giorno. Le nuove politiche abitative stanno iniziando ad essere implementate, ma anche un istituzione come il municipio di Barcellona ha dei limiti che la lotta nelle strade deve spingere. Le istituzioni politiche sono solo uno strumento in più per cambiare le cose (molto forte), ma non la soluzione finale. Vedere questo cambiamento come la fine della strada -come il passo finale - sarebbe un errore enorme. Direi che anche le persone che sono entrate le istituzioni sono ben consapevoli di questo.

*** Mattia Gallo è un giornalista pubblicista e media attivista. Ha scritto su web journal, fanzine e siti di contro informazione come: Tamtamesegnalidifumo, Ciroma.org, Fatti al Cubo, Esodoweb, Ya Basta!, Dinamo Press, Lefteast. Tra gli animatori del sito Sportallarovescia.it, collabora con Global Project con attenzione alla politica internazionale.