Apple contro pirati, chiude Hackulous: Ma i "cracker" cercano l'armistizio

23 / 1 / 2013

Dismesso il progetto, attivo da anni, che dava accesso a un App Store alternativo con i titoli commerciali disponibili gratuitamente. Fioriscono le alternative, ma il "jailbreak" delle ultime versioni di iOS è sempre più complesso. E su Twitter parte la petizione per un sistema operativo più aperto

"Buonanotte, dolce principe". 

Inizia così il messaggio di commiato con cui, solo qualche giorno fa, il team Hackulo.us ha confermato la fine di un'epoca: il progetto Hackulous chiude i battenti e, con esso, scompare il baluardo della pirateria su iOS. Negli anni, Hackulous era diventato il punto di riferimento per il download illegale di app: un vero e proprio App Store parallelo da cui scaricare gratuitamente decine di migliaia di app commerciali. Tutto, ovviamente, a condizione di avere confidenza con gli strumenti del pirata.

Dopo aver sbloccato il proprio iPhone o iPad con la procedura di "jailbreak" (illegale in alcuni paesi), gli utenti potevano installare sul dispositivo l'applicazione Installous, che interrogando il sito AppTrackr permetteva di accedere a un clone dell'App Store. Attraverso AppSync, un altro software del team Hackulous, le applicazioni scaricate erano quindi "firmate", per far credere al telefono che fossero ufficiali.

Un'infrastruttura web cancellata in una notte, a causa, secondo il team Hackulous, dello scarso supporto della comunità. Eppure, per Apple non è ancora un trionfo. Piccoli pirati crescono. Come sempre accade sulla scena degli hacker (o "cracker", come più corretto), morto un pirata se ne fa un altro.

E le alternative a Installous, alcune operative da tempo, non si sono fatte attendere. In Rete già circolano i nomi di servizi come App Spider o App Cake, iDownloads o IPAStore, tutte varianti più o meno evolute di Installous.

Tra questi, il primato spetta oggi al cinese Vshare, che si è imposto nella comunità per la quantità di applicazioni e per la qualità dell'interfaccia.

In tutti questi casi, per usufruire dei servizi l'utente deve "sbloccare" il dispositivo attraverso la procedura di jailbreak, invalidando così la garanzia in Italia.

Inoltre, molti richiedono l'uso di AppSync, il software di Hackulous ormai abbandonato dal team ufficiale, che quindi potrebbe non essere aggiornato per le prossime versioni di iOS.

Qualcuno, tuttavia, ha già trovato un sistema per aggirare anche queste limitazioni.

È il caso di siti come Kuaiyong o 25PP, che permettono di installare app illegali anche su terminali non sbloccati, utilizzando un software per computer che autorizza le applicazioni.

In quest'ultimo caso, però, la prudenza è d'obbligo: secondo gli esperti, Kuaiyong sembrerebbe infatti distribuire software pericoloso per la sicurezza dei dati.

Invece della fine di un'era, in sostanza, siamo davanti a un Rinascimento della pirateria? Non esattamente.

Nonostante il diffondersi di nuovi siti illegali, il declino e la caduta di Hackulo sembrano aver smosso le acque della scena hacker. Al punto che, negli ultimi mesi, da più parti si sono sollevate voci in favore di un "armistizio tecnologico" con Apple.

Per un iOS più libero. Gli ultimi aggiornamenti di iOS, il sistema operativo di iPhone e iPad, non hanno lasciato spazio a dubbi: Apple è sul piede di guerra contro i cracker, impegnata a chiudere tutte le falle del proprio software per evitare che venga violato.

Non stupisce che, da oltre un anno, i tempi necessari ai pirati per elaborare procedure di jailbreak si siano progressivamente allungati.i0n1c, noto cracker della scena jailbreak, ha recentemente riconosciuto il ruolo di Craig Federighi (il nuovo responsabile di iOS, successore di Scott Forstall) nel blindare il sistema operativo Apple. Secondo la posizione di i0n1c, Federighi starebbe svolgendo un lavoro così metodico che lo sblocco dei prossimi aggiornamenti potrebbe risultare quasi impossibile.

Diverso il parere di un altro cracker, Pod2g, secondo cui gli esperti continueranno a scardinare iOS, ma la chiusura del software iPhone e iPad è in realtà un boomerang per Apple.

Molti utenti sarebbero migrati agli smartphone e tablet Android, il sistema operativo di Google, proprio per la difficoltà a personalizzare i dispositivi della Mela, che accettano applicazioni solo approvate da Apple e distribuite attraverso l'App Store.

L'opinione di Pod2g sembra essere condivisa dalla comunità.

E dal suo appello, qualche giorno fa, è nata persino una petizione su Twitter: #WeWantAnOpeniOS ("Vogliamo un sistema operativo aperto").

La richiesta: Apple, permetti ai tuoi clienti di installare software libero, ponendo fine alla guerra del jailbreak. E forse anche la scena pirata, è il malcelato suggerimento, potrebbe subire un duro colpo.

Una settimana dopo, la petizione si avvia verso le diecimila adesioni. Saranno sufficienti per siglare un armistizio?

Programmi alternativi ad Hackulous

Hackulous chiude