In un luogo remoto costellato di simboli e apparizioni ha preso forma Imago, un evento in cui i caratteri primigeni ispirano e contaminano suoni e visioni, fondendoli in un sodalizio rituale e performativo.
Imago è un'entità capace di produrre simboli, immagini che sintetizzano quanto di conscio proviene dal passato e quanto di inconscio e di inespresso è proteso verso il futuro per attuarsi.
Imago è il rito collettivo in cui energie primordiali, scaturite dalla creatività degli individui, si liberano in una catarsi collettiva che coinvolge tutti, come partecipanti ad una cerimonia ancestrale.
Imago è un festival di arti sonore e visive rivolto alla sperimentazione di nuove pratiche di produzione e diffusione di contenuti artistici e culturali.
Imago affonda le proprie radici nel terreno dell'esperienza maturata nei dieci anni di Homework Festival, in particolare la decima e ultima edizione, organizzata da Homework in collaborazione con Alive Lab e Concrete Bologna.
La necessità
di ampliare i propri confini, esplorare nuove possibilità e
individuare nuove direzioni ha determinato, quindi, il superamento di
Homework Festival in favore di questa nuova entità.
Imago è un
simbolo che ri-assumendo in un unità il passato, permette l'apertura
dell'esistente sul futuro.
Le porte di Imago si apriranno, in
entrambe le giornate, nel primo pomeriggio, per ospitare i tre
workshop “Toy Hack – Circuit Bending” a cura di Secret
Media Lab, un collettivo di hacker, musicisti e videomaker di
Bolzano; “Costruire un controller MIDI”, tenuto dal bolognese di
adozione, Andrea Sartori e Synth Modulari e Sound Design, a cura di
Noctivaga Musica.
In giardino, dalle 19, selezioni musicali a cura di artisti locali ed internazionali, musicheranno l'arrivo dei visitatori, accompagnandone aperitivo e cena e introducendoli alle atmosfere del festival.
Dalle 21 il cuore di Imago comincerà a pulsare, aprendo le due sale che ospiteranno le numerose performance live e i dj set, fino alle 4.
L'allestimento della sala
grande, creato con la collaborazione di Apparati Effimeri, trae
ispirazione da un immaginario naturale e onirico che esprime e
rappresenta un inconscio collettivo, attraversato da giochi di ombre
e luci, trasformando l'esperienza del classico palco in un quadro
astratto mosso costantemente da una leggera brezza sonora.
Un'altra sala del TPO ospiterà per entrambi i giorni l'installazione, in collaborazione con RoBOt Festival, “Loop”del fotografo Paolo Panzera.
Sala 1: DAUWD (Ghostly International/Kompakt) - ETEREA POST BONG BAND (Trovarobato) - FURTHERSET (Dancity/Concrete Rec.) - MIRTO BALIANI (Offset Rec.) - MOHKO (Srsly) - PRESK (2020 Visions) - PRIMITIVE ART (Hundebiss Rec.) - SDENG: Francesco Canavese e Francesco Giomi (Tempo reale) - SOOSH (Error Broadcast) - SYBIANN
Sala 2: ALIVELAB SOUNDSYSTEM (Habitat) - ANDREA MI (Mixology) - AROUSAL (Error Broadcast) - BXP (La Notte di Asterix/Sostanze) - CRISTIAN ADAMO (Il Vinilificio/Original Cultures) - DJ BALLI: 4 TURNTABLES 4 IMAGO (Sonic Belligeranza) - FRANCESCO BRASINI (Boring Machines) - KVSU + AKIRASREBIRTH vj (Secret Media Lab) - TREES OF MINT (Trovarobato)
Giardino: MORRA MC - SOOSH - GODBLESSCOMPUTERS - MIRTO BALIANI