Giunge al giro di boa la seconda edizione di CHEAP il festival di street poster art. Tre le installazioni completate a firma Lucamaleonte, Marina Merlini e Hyuro rispettivamente in via Mascherino, in via Zago e in Viale Masini.
Nata negli anni Trenta in Messico e ancora oggi pratica molto popolare, la “lucha libra” è una particolare forma di wrestling che si caratterizza, tra le altre cose, per il fatto di essere combattuta da lottatori mascherati. Densa di significati simbolici, la maschera tratteggia in maniera immediata la “gimmik” del “luchador”, ossia le caratteristiche che definiscono il personaggio interpretato dallo stesso, arrivando quindi a rappresentare iconicamente la sua identità pubblica.
Proprio a partire da questa citazione si sviluppa il progetto pensato da Lucamaleonte per la seconda edizione di Cheap Festival: “La caduta dei giganti” si compone infatti di due grandi maschere di luchadores realizzate su supporto carta, successivamente dipinte a mano. Soggetto e luogo dell'installazione site specific contribuiscono congiuntamente a costruire il significato simbolico dell'opera, che si inserisce nell'ambito di un nuovo filone affrontato dall'artista nell'ultimo anno, più attento a tematiche sociali.
La ex-fabbrica abbandonata – che verrà in futuro abbattuta – su cui è installata “La caduta dei giganti” richiama esplicitamente il vuoto di speranze delle giovani generazioni che, gettando la maschera da lottatore, rinunciano a combattere.
Bolognese d’origine e più giovane artista invitata dall’organizzazione del festival, il percorso di Martina Merlini si è snodato multiformemente, nel corso degli anni, nel solco dell’esplorazione, coinvolgendo una pluralità di tecniche, materiali e supporti che convergono nella ricerca di un equilibrio formale delicatamente costruito sull’armonia di elementi astratti e geometrici.
Sempre più spesso impegnata
nell’ambito della street art, in occasione del festival Martina
lavorerà in via Zago, strada sottostante il trafficato ponte di via
Stalingrado che costituisce una delle principali arterie della
città, sede dell'Associazione Oltre, impegnata da anni in un recuperto "Green" della zona.
Coerentemente con la sua ricerca artistica attuale,
che si configura come un tentativo di ampliare il concetto di texture
proprio della resa xilografica attraverso l’utilizzo di altre
tecniche, Merlini ha lavorato prendendo come base grandi poster, che
sono stati frammentati attraverso la tecnica dello strappo e
giustapposti, alternati a macchie di colore, in modo da ottenere un
impatto visivo fortemente materico.
L’apparente casualità
della trama costruita dalla combinazione di questi elementi primari è tuttavia contrastata da una forza di segno opposto, costituita
da forme geometriche o da pattern ben delimitati che la contengono,
in grado di controllarla senza tuttavia sopraffarla, in un gioco di
equilibri dinamici.
Artista argentina che vive e lavora a Valencia, Hyuro è tra le più interessanti autrici dell’attuale panorama internazionale della street art, nonostante sia approdata alla produzione artistica negli spazi urbani solo in anni recenti. Proveniente da un percorso imperniato sulle fine arts, che continua a portare avanti in parallelo at- traverso il disegno su carta, il suo stile è contraddistinto da un raffinato minimalismo, che fa ampio ricorso a palette di colori estremamente ridotte e compattamente coerenti, spesso su sfondo bianco. Dal punto di vista tematico, la sua intera parabola artistica è percorsa da un delicato ma fermo spirito critico che si sofferma in particolare sull’identità femminile, parte per il tutto nello stimolare riflessioni più ampie sulla società contemporanea.
Hyuro per CHEAP ha realizzato 39 pannelli installati sul muro di cinta dell’autostazione (viale Masini) che ritraggono un volto maschile che cambia rapidamente espressione. L'opera s'intitola “Riciclo dei sentimenti” e rappresenta il passaggio dal dolore alla gioia in un susseguirsi continuo. Percorrendo i 500 metri di strada che fiancheggiano l'installazione si può vedere un cambio rapido di sentimenti in una stop motion emozionale.
Questa settimana il festival prosegue con gli interventi di stencil di L.E.T Les Enfants Terribles sul muro del TPO in via Casarini 17/5 e con la monumentale opera dedicata a Roberto Roversi che stanno realizzando gli Ortica Noodles al Pilastro.
Giovedì e venerdì verranno invece installati i 230 lavori arrivati attraverso la Open Call lanciata a febbraio che verranno affissi sulle bacheche affissive dismesse dal Comune di Bologna, in centro storico.