Cambiare musica adesso è necessario!

8 / 4 / 2021

È passato un anno dalla nostra lettera aperta Cambiamo Musica?, ma nulla è cambiato. Ci ritroviamo a constatare che tutto è ancora fermo, immobile, e non c’è nessuna indicazione chiara e nessuna prospettiva per i prossimi mesi estivi.

Nel frattempo migliaia di lavoratrici e lavoratori del mondo dello spettacolo sono ancora senza risposte concrete che non si limitino a risposte emergenziali.

Qualche sussidio temporaneo non può risolvere i problemi strutturali di questo sistema perché non affronta in maniera radicale i limiti profondi legati a questo settore.

Un anno dopo torniamo a scrivere per quello che siamo, festival indipendenti, senza sponsor, senza finanziamenti, che mettono al centro la socialità, l’incontro, un modo diverso di stare assieme, di vivere e produrre cultura. Lo scorso anno abbiamo preferito fermarci poiché le condizioni non ci avrebbero permesso di svolgere i nostri eventi rispettandone il loro spirito fondante. Ma rimanere fermi per un’altra edizione è impossibile, vorrebbe dire scomparire e vanificare gli enormi sforzi fatti in questi anni.

Ora abbiamo bisogno di sapere in tempi veloci e certi quali saranno le linee guida per gli eventi estivi. Organizzare un festival comporta mesi di impegno e pianificazione. Siamo già in estremo ritardo, soprattutto perchè dobbiamo ripensare completamente i nostri “eventi”. Sappiamo che non potremo riprodurre i nostri festival così come li abbiamo conosciuti, soprattutto per i costi troppo alti rispetto al numero di persone che ipoteticamente potranno parteciparvi. Vogliamo che riaprire non sia legato a logiche escludenti che ci costringano ad imporre biglietti di ingresso troppo costosi.

Sappiamo che sarà necessario adottare tutte le precauzioni sanitarie per mettere al primo posto la sicurezza e la salute del pubblico. Vogliamo che riaprire significhi avere un protocollo che sappia anche garantire aggregazione e socialità in piena sicurezza.

In questo quadro il ruolo delle agenzie di booking e degli/delle artist* è fondamentale. Non si può pensare che tutto torni come nella fase pre-Covid, anzi era proprio quello che noi temevamo. A fronte dei maggiori costi di cui gli organizzatori dovranno farsi carico, ci deve essere un'assunzione di responsabilità e co-responsabilità di tutti le/i protagonisti di questo “sistema” perché la logica non può tornare ad essere quella del massimo rialzo che ricade solo ed esclusivamente su di noi e sulle persone che fanno vivere i nostri festival.

Con questa lettera quindi chiediamo:

● Indicazioni immediate sui tempi e sulle modalità con i quali potranno svolgersi gli eventi estivi.

● Un impegno reale da parte di artisti e agenzie di booking nel proporre prezzi calmierati per non far ricadere sugli organizzatori spese impossibili da sostenere in questo momento.

● Una risposta immediata da parte del governo alle problematiche economiche dei lavoratori e delle lavoratrici del mondo dello spettacolo che da mesi si stanno mobilitando ma continuano ad essere ignorati.

● Un piano sanitario sostenibile che possa permettere un ingresso sicuro al pubblico non ricadendo economicamente solo sugli organizzatori.

 Chi volesse sottoscrivere questa lettera può scrivere a: [email protected]

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