Concerto 99 posse a Brindisi per Gaza

Polemiche sull’inutile ed eccessivo dispiegamento di forze

Utente: FABER
20 / 9 / 2009

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Ieri sera,19 settembre 2009, si è tenuto, all’interno del Teatro Impero di Brindisi, l’atteso concerto dei 99 POSSE , introdotti e accompagnati dai rapper tarantini Sciamano, Viviana Fonzino, Sciacallo e dalla band barese dei Tirakechè.

Diverse centinaia di giovani , e meno giovani, hanno salutato con la loro presenza e lunghissimi applausi il ritorno dei 99 POSSE dopo 7 anni di inattività,affollando le poltrone del teatro Impero. Dal 5 gennaio del 2002, quando la 99 POSSE tenne il suo ultimo concerto a Napoli, molte cose sono cambiate: Il gruppo ritrova un'Italia in piena emergenza democratica ed economica, un Paese in declino nel quale si sperimentano inedite politiche repressive che alimentano nel corpo sociale sempre più frequenti episodi di razzismo e intolleranza mentre la voglia securitaria cresce nel paese.

La band napoletana famosissima negli anni 90, nata e cresciuta all’interno dei Centri Sociali e che si è esibita in tutti i luoghi dell’underground della musica, negli spazi occupati e autogestiti dalla “SINISTRA ANTAGONISTA” oggi attraverso il messaggio musicale continua a battersi contro il Fascismo e il Razzismo.

Inutile esibizione di forze dell’ordine
A nostro avviso, esagerato lo spiegamento di forze dell’ordine e speciali e in particolare il Nucleo Operativo della Guardia di Finanza di Brindisi con il reparto cinofilo.

All’ingresso del teatro tutti gli spettatori sono stati sottoposti al controllo dei cani antidroga.

Questo inconsueto spiegamento di forze con relativo dispendio di denaro pubblico (in straordinari per gli agenti, etc) ha determinato un grandissimo risultato: il sequestro di ben 2 grammi di Hashish come è stato denunciato da Zulù, il Leader dei 99 Posse , esibendo e leggendo il verbale di sequestro durante il concerto. Immediata la risposta del pubblico con proteste e urla contro le forze speciali che presidiavano e controllavano l’interno e l’esterno del teatro, anche dopo il concerto la gente ha protestato, cantato e urlato slogan contro questa scelta di blindare un concerto il cui scopo era di alto valore morale: raccogliere fondi per la popolazione di uno dei luoghi più sfortunai della Terra e della Palestina: GAZA, la città martirizzata quest’inverno dall’operazione “Piombo Fuso” delle forze armate Israeliane.Pino Marella , uno degli organizzatori della serata di beneficenza ha tenuto a sottolineare che una parte dell’incasso andrà all’ISM INTERNATIONAL SOLIDARIETY MOVEMENT del quale il giornalista italiano Vittorio Arrigoni è uno dei cooperanti presenti da tempo a Gaza.

Cronaca e foto a cura della redazione Brindisina di Pugliantagonista.it

Brindisi 20 settembre 2009