Hurricane, in memoria di Rubin Carter

E'morto Rubin Carter, pugile e combattente per i diritti civili ingiustamente imprigionato per omicidio, un simbolo per lo sport, la musica e quanti si battono contro il razzismo.

21 / 4 / 2014

Rubin Carter è stato un pugile americano noto anche con il sopranome di Hurricane.

Attivo tra il 1961 e il 1966, è conosciuto anche per essere stato accusato nel 1966 di omicidio e condannato erroneamente a due ergastoli. Venne scarcerato nel 1985 quando l'accusa rinunciò a muovere in giudizio una terza volta contro l'illegittimità processuale sollevata dalla Corte Federale.

La sua storia ha ispirato un film e una celebre canzone di Bob Dylan intitolata:

Hurricane

Colpi di pistola risuonano nel bar notturno

entra Patty Valentine dal ballatoio

vede il barista in una pozza di sangue

grida "Mio Dio! Li hanno uccisi tutti!"

Ecco la storia di "Hurricane"

l'uomo che le autorità incolparono

per qualcosa che non aveva mai fatto

lo misero in prigione ma un tempo egli sarebbe potuto diventare

il campione del mondo

Patty vede tre corpi giacere a terra

ed un altro uomo di nome Bello muoversi attorno in modo misterioso

"Non sono stato io" dice l'uomo alzando le mani

"Stavo solo rubando l'incasso, spero che tu comprenda.

Li ho visti uscire", dice concludendo,

"Meglio che uno di noi chiami la polizia"

E così Patty chiama la polizia

che arriva sulla scena con i suoi lampeggianti rossi

Nella calda notte del New Jersey

Intanto lontano in un'altra parte della città

Rubin Carter ed un paio di amici stanno facendo un giro in auto

sfidante numero uno per la corona dei pesi medi

non aveva nessuna idea di che tipo di guaio stava per succedere

quando un poliziotto lo fa accostare al lato della strada

proprio come la volta prima e la volta prima ancora

a Paterson questo è il modo in cui vanno le cose

se sei negro è meglio che non ti faccia nemmeno vedere per strada

o ti incastrano

Alfred Bello aveva un socio e aveva un conto in sospeso con la polizia

Lui ed Arthur Dexter Bradley vagavano in cerca di preda

disse "Ho visto due uomini uscire di corsa, sembravano pesi medi,

sono saltati su una macchina con targa di un altro stato"

E miss Patty Valentine fece solo di sì con la testa

Il poliziotto disse "Aspettate ragazzi, questo qui non è morto!"

Così lo portarono al prono soccorso

e sebbene quell'uomo vedesse a fatica

gli dissero che avrebbe potuto identificare il colpevole

Alle quattro del mattino fermano Rubin

e lo portano all'ospedale, gli fanno salire le scale

il ferito gli dà un'occhiata con la vista appannata

e dice "Cosa lo avete portato a fare qui? Non è lui l'uomo!"

Ecco la storia di "Hurricane"

l'uomo che le autorità incolparono

per qualcosa che non aveva mai fatto

lo misero in prigione ma un tempo egli sarebbe potuto diventare

il campione del mondo

Quattro mesi più tardi i ghetti sono in fiamme

Rubin è in Sud America a combattere per il suo nome

mentre Arthur Dexter Bradley è ancora in ballo per l'affare della rapina

E i poliziotti gli stanno alle costole

cercando qualcuno da incolpare

"Ricordi quell'omicidio avvenuto in un bar?"

"Ricordi di aver detto di aver visto la macchina fuggire?"

"Pensi di voler collaborare con la legge?"

"Credi che potrebbe essere stato quel pugile

Quello che tu hai visto scappare quella notte?"

"Non dimenticare che tu sei un bianco!"

Arthur Dexter Bradley disse "Non ne sono veramente certo"

I poliziotti dissero "Un povero ragazzo come te

Potrebbe avere un'occasione"

"Noi ti abbiamo in pugno per quell'affare del motel

E stiamo discutendo col tuo amico Bello"

"Ora tu non vorrai dover tornare in prigione, fai il bravo"

"Farai un favore alla società,

Quello è un figlio di puttana"

"Vogliamo mettere il suo culo in prigione"

"Vogliamo affibbiargli questo triplice omicidio"

"Non è mica Gentleman Jim"

Rubin avrebbe potuto far fuori un uomo con un pugno

ma non gli era mai piaciuto parlare troppo di questo  

"È il mio lavoro", diceva "E lo faccio per i soldi"

"E quando sarà finito me ne andrò veloce per la mia strada

su in qualche paradiso della natura

dove nuotano branchi di trote e l'aria è limpida

e dove si può fare una corsa a cavallo lungo i sentieri"

Ma poi lo hanno messo in prigione

dove cercano di trasformare un uomo in topo

Tutte le carte di Rubin erano segnate fin dall'inizio

il processo fu una farsa, egli non ebbe mai una sola possibilità

il giudice fece passare i testimoni per Rubin per ubriaconi degli "slums"

Per la gente bianca che osservava lui era un vagabondo rivoluzionario

e per i negri era solo un negro pazzo

nessun dubbio che fosse stato lui a premere il grilletto

e sebbene non fosse stato possibile produrre l'arma del delitto

il Pubblico Ministero disse che aveva compiuto lui l'omicidio

e la giuria composta esclusivamente da bianchi fu d'accordo

Rubin Carter fu processato con l'imbroglio

l'accusa fu omicidio di primo grado, indovinate chi testimoniò?

Bello e Bradley ed entrambi mentirono sfacciatamente

e tutti i giornali si gettarono a pesce sulla notizia.

Come può la vita di un tale uomo

essere nelle mani di gente così folle?

Nel vederlo così palesemente incastrato

mi sono vergognato di vivere in un paese

dove la giustizia è un gioco

Ora tutti quei criminali in giacca e cravatta

sono liberi di bere Martini e guardare l'alba

mentre Rubin siede come Budda in una cella di pochi metri

un innocente in un inferno vivente

Questa è la storia di Hurricane

ma non sarà finita finché non riabiliteranno il suo nome

e gli ridaranno indietro gli anni che ha perduto

Lo misero in galera ma un tempo sarebbe potuto diventare

il campione del mondo.

Testo e musica di Bob Dylan

Hurricane - Bob Dylan