Net Neutrality in Europa

Con questa nuova legge stiamo andando incontro ad una possibile censura di internet, una legge mascherata dall'apertura di nuove forma di mercato.

9 / 11 / 2015

Viale V Settembre è il classico viale che per quanto trafficato, in virtù delle cinque corsie per senso di marcia, consente un regolare defluire del traffico. Come ogni mattina Gennifer si trova a percorrerlo  per portare il piccolo Maicol alla scuola materna, ma a differenza di tutte le altre mattine nota che tre delle cinque corsie sono inspiegabilmente sgombre e a lei precluse da dei dispositivi di sbarramento. Mesta e perplessa si accoda al serpentone formatosi nelle due corsie rimaste. Passano dieci minuti e un'auto abbastanza anonima, certamente sprovvista di  qualsivoglia aggeggio lampeggiante, sfreccia percorrendo una delle carreggiate a lei interdette. Ne passano altre sette e la cosa accade nuovamente.

Dopo un'ora di coda e 57 metri percorsi accompagnati da frustranti visioni di veicoli di ogni genere e forma sfrecciare più o meno regolarmente nelle ormai famigerate parti di viale apparentemente inacessibili ai più,  notando un vigile in probabile stato di alterazione da esalazioni passive di nano particelle, abbassa il finestrino dell'auto, attira l'attenzione dell'uomo in divisa e chiede:

«Scusi ma cosa è successo? Un'incidente?»

«No signora»

«E perché siamo tutti fermi?...E perchè quelli lì corrono?» incalza lei indicado uno dei soliti fortunelli delle tre cosrie d'elite

«Ma come signora non lo sa? Da oggi l'accesso alle strade non è più neutrale, qui veicoli hanno priorità perchè sono funzionali al business»

Seguono attimi di interdizione «...ma è un'ingiustizia!» dice lei «no signora, è il capitalismo!» risponde lui.

Può sembrare grottesco e lo è soprattutto in virtù del fatto che le strade sono pubbliche, ma se non lo fossero? E se anziché di strade stessimo parlado di reti e dorsali? E se sostituissimo i veicoli con i dati?

Ma procediamo con ordine, cos'è la Net Neutrality?

La Net Neutrality è uno dei principi fondamentali di Internet, le parole dell'inventore di Internet sono più che sufficienti per spiegarlo:"Quando ho progettato il World Wide Web, l’ho costruito come una piattaforma aperta per favorire la collaborazione e l’innovazione. Il Web si è evoluto in una piattaforma potente e onnipresente perché sono stato in grado di costruirlo su una rete aperta che tratta tutti i pacchetti di informazioni allo stesso modo. Da allora, Internet è diventato l’infrastruttura centrale del nostro tempo – ogni settore della nostra economia e della democrazia dipende da esso."

Quindi Internet è stato pensato per essere un luogo dove non esistessero differenze, un luogo aperto a tutti: dai governi agli attivisti, dai mass media ai giornalisti indipendenti. E infatti possiamo tranquillamente vedere i blog di chiunque con la stessa velocità e qualità che abbiamo quando apriamo il sito de La Repubblica o altri, senza nessuna discriminazione.

Non sono servite le numerose critiche e la presa di posizione di Sir Tim Berners-Lee (l'inventore del World Wide Web), che ha pubblicato sul suo blog un appello per salvaguardare il principio di neutralità su cui si basa la rete internet e per impedire che venisse approvata la cosiddetta "Net Neutrality Pragmatica" a livello europeo, che potrebbe portare alla nascita di una rete a doppia corsia di scorrimento, dove c'è un utente di classe A che ha diritto a maggiore velocità, e un utente di classe B, che invece si può accontentare di una connessione lenta e non sempre completa. Il Parlamento ha però ignorato gli emendamenti migliorativi e, nel nome della salvezza della neutralità della rete e della protezione dallo sviluppo di una rete a due velocità, ha invece approvato un testo che lascia spazio a iniziative che invece ne minerebbero i principi.

Cosa è stato votato in Parlamento Europeo?

Il 3 aprile 2014 il Parlamento Europeo ha votato a favore di regole chiare e vincolanti sulla net neutrality, proteggendola dalle compagnie di comunicazione che volevano fornire a terzi un accesso più veloce alla rete (QUI per visionare la fonte); dopo mesi di ritardi e negoziazioni, il 30 giungo 2015, le istituzioni della UE hanno concordato però un testo incoerente e fuorviante che affida ai regolatori e alla Commissione Europea la decisione sulla esistenza o meno di una protezione della neutralità della rete.

Il 27 ottobre 2015 è stata votata una nuova legislazione che permette la creazione di linee più veloci per "servizi specializzati" lasciando agli ISP (chi permette l'accesso alla rete, es. Telecom, Fastweb ecc..) la possibilità di offrire prodotti "zero-rating" ossia applicazioni e servizi che non vengono contati nel piano tariffario.

Questa manovra apre le porte alle grosse compagnie di Internet per fare accordi con i maggiori provider commerciali come Apple Music o Netflix, distruggendo così qualsiasi possibilità di concorrenza da parte di competitors indipendenti.

Secondo il padre del web, il testo approvato "minaccia l'innovazione, la libertà di parola e la privacy, e compromette la capacità dell'Europa di concorrere nell'economia digitale", queste parole dovrebbero farci riflettere soprattutto come attivisti perchè, dal momento che l'Italia non è in cima alla classifica della libertà di stampa (siamo infatti al 73° posto), potremmo in un futuro non troppo lontano scoprire che i nostri siti di contro-informazione improvvisamente vengano visti come "poco interessanti per l'utente" dagli ISP e vengano invece privilegiati media mainstream con connessioni più veloci e gratuite, distruggendo quindi la visibilità delle azioni e proposte alternative alla politica fatta nei Palazzi del potere.

Auspicandoci che questo ulteriore pilastro della distopia orwelliana non venga effettivamente edificato, una delle possibili contromisure potrebbe essere, a tendere, l'implementazione di reti alternative parallele ad Internet decentralizzate e autogestite dal basso sulla scia di quanto oggi è, ad esempio, Ninux, ma risucire con infrastrutture economiche ad eguagliare la diffusione e il livello attuale de La Rete non è cosa certamente prossima.

Suona il clacson Gennifer, suonalo forte!