La Tragedia Greca raccontata ai bambini.

Parole e Sassi - Antigone raccontato ai bambini nelle scuole e negli spazi sociali

Sabato 15 al Cso Bruno la prima del laboratorio-racconto per le nuove generazioni

13 / 12 / 2012

Antigone, antica vicenda di fratelli e sorelle, di patti mancati, di rituali, di leggi non scritte e di ciechi indovini, è stata narrata nei secoli a partire dal dramma scritto dal poeta greco Sofocle nel 440 a.C.
Ora, diciotto attrici, ognuna nella propria regione, solo con un piccolo patrimonio di sassi, la raccontano alle nuove generazioni, che a loro volta la racconteranno ad altri.

Sabato 15 dicembre alle ore 16 sarà raccontata da Soledad Rivas del Collettivo Progetto Antigone al Cinemafutura del Cso Bruno.

L'ingresso libero - è necessaria la prenotazione telefonando al 3404861094 o 3289173733, oppure via mail a: [email protected]

Per l'occasione abbiamo intervistato l'autrice teatrale Soledad Rivas.

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Collettivo Progetto Antigone

ideazione e drammaturgia
Renata Palminiello, Letizia Quintavalla, Patrizia Romeo, Agnese Scotti, Rosanna Sfragara
memorie e diari Marina Olivari

direzione artistica Letizia Quintavala

"Mi chiedo cosa mi spinge, una volta dopo l’altra, a raccontare questa storia di coraggio e di
lutti. Forse la speranza che quelli che ascoltano possano guardare e capire le azioni degli esseri umani." Tiresia. (dall’Antigone di G.Wolf e S.Rao)

Dovunque vi siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome di una pietas universale che si estende dai fratelli di sangue a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando
così ogni ethos tribale-nazionale.

PAROLE e SASSI è l’inizio di una pratica, che potrà forse continuare con altre storie importanti da salvare.

In teoria

Siamo un collettivo di giovani donne di teatro che vogliono realizzare un’azione politica attraverso il proprio lavoro, molto spesso precario.
Aderiamo al movimento nato in Italia con la mobilitazione del 13 febbraio 2011, con l’obiettivo di rendere l’Italia un paese per donne.
Vogliamo riaffermare che il teatro ha una funzione sociale che è allo stesso tempo etica ed estetica.
In quanto attrici, ci sentiamo responsabili della memoria e della trasmissione di alcune storie importanti nella nostra cultura.
Abbiamo scelto di partire dalla tragedia di Antigone anche perché, in questa storia, la questione del rapporto tra le donne e il potere è centrale.
Vogliamo raccontare Antigone alle bambine e ai bambini, perché possano conoscerla, ricordarla e raccontarla a loro volta.
Riteniamo la scuola uno dei momenti più importanti per la formazione di persone e di cittadini: per questo ogni attrice s’impegna a portare questo racconto in più scuole possibili del proprio territorio , nelle classi ma anche biblioteche, centri culturali, prati o “zone poetiche”, insomma luoghi dove ci siano le condizioni logistiche, ma soprattutto poetiche, per raccontare.
La scelta di andare nelle scuole è anche un modo contingente di far fronte, speriamo in modo temporaneo, ai gravi tagli che la scuola sta subendo e che compromettono fra l’altro, ogni giorno di più, la possibilità stessa di portare i bambini a teatro.

PAROLE e SASSI è un lavoro autoprodotto dal Collettivo Progetto Antigone.

In pratica

Le diciotto attrici, una per regione italiana, dopo aver lavorato tutte insieme, presentano ora nella propria regione, il Racconto-Laboratorio PAROLE e SASSI.
Questo Racconto-Laboratorio ha un allestimento semplice e scarno, fatto di parole e sassi.
L’attrice, prima di iniziare il Racconto, fa un patto con i bambini: se riterranno la storia di Antigone importante, allora dovranno ri-raccontarla a più persone possibili e per questo prima di andarsene lascerà loro le parole, cioè il copione, e i sassi usati nel racconto.
Il Racconto ha una durata di 45 minuti e nel Laboratorio che segue, l’attrice e i bambini lavoreranno insieme sui temi della tragedia: l’essere fratelli e il prendersi cura, la giustizia e le leggi non scritte, la disobbedienza e il potere.
E lungo tutto il dramma ci sono domande che, sebbene non esplicite, riguardano i confini tra le cose, tra la sfera umana, animale e spirituale. Domande sul selvatico e sull’addomesticato, domande sul
civilizzato e l’incivile, su cos’é naturale e cosa non lo è, su cosa è spirituale e cosa no. La cosa più facile è stabilire che qualcun altro è diverso da noi, e può essere comandato o reso inferiore, espropriato o escluso. Questa è la base per ogni conflitto di potere.
In realtà, è la base della storia di Antigone, e di tutte le domande sulla natura e la natura umana. (Ali Smith in La storia di Antigone)

Dovunque vi siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome di una pietas universale che si estende dai fratelli di sangue a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando
così ogni ethos tribale-nazionale.

PAROLE e SASSI è l’inizio di una pratica, che potrà forse continuare con altre storie importanti da salvare.

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Collettivo Progetto Antigone

Alice Bescapè - Lombardia, Patrizia Camatel - Piemonte, Sara Canu - Sardegna, Barbara Caviglia - Valle d’Aosta, Mariangela Celi - Abruzzo, Renata Falcone - Calabria, Milena Fois - Liguria, Antonella Iallorenzi - Basilicata, Simona Malato - Sicilia, Renata Palminiello - Toscana, Micaela Piccinini - Marche, Soledad Rivas -Trentino Alto Adige, Valentina Rivelli - Friuli Venezia Giulia, Patrizia Romeo - Lazio, Agnese Scotti - Emilia Romagna, Rosanna Sfragara - Veneto, Serenella Tarsitano - Campania, Caterina Valente - Puglia

ideazione e drammaturgia
Renata Palminiello, Letizia Quintavalla, Patrizia Romeo, Agnese Scotti, Rosanna Sfragara

memorie e diari Marina Olivari

direzione artistica Letizia Quintavala

Si ringrazia per le residenze il Teatro delle Briciole (Pr) – Ghett’art (Ge) – Comune di Erice e Fondazione Erice Arte (Tp).

Intervista a Soledad Rivas