Di grande impatto il documentario Polvere Il Grande Processo dell'Amianto di Niccolò Bruna - Andrea Prandstraller.
Non solo per il racconto della storia della comunità di Casale Monferrato e la sua battaglia contro i danni causati dalla multinazionale Enternit, raccontata mettendo in luce ancor oggi il business globale dell'amianto, ma soprattutto per le domande che il film pone a tutti noi. E' possibile pensare al lavoro senza coniugarlo con salute dei lavoratori, delle popolazioni e dell'ambiente? Lo sviluppo e la crescita economica possono viaggiare separati dalla salvaguardia presente e futura dell'ecosistema di cui tutti facciamo parte?.
Domande quanto mai attuali in questo momento di crisi in cui certi temi sembrano messi in secondo piano di fronte al primato che ci vogliono imporre dell'economia.
Ultimi aggiornamenti sulla vicenda di Casale Monferrato:
Il Tribunale di Torino ha condannato a 16 anni di carcere ciascuno il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, 65 anni, e il barone belga Louis De Cartier, 91 anni. La procura chiedeva 20 anni per ognuno dei due imputati che furono a capo della multinazionale Eternit. I due rispondevano di disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche.
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Da Cinemaitaliano.info
Regia: Niccolò Bruna, Andrea Prandstraller
Anno di produzione: 2011
Durata: 85'
Tipologia: documentario
Genere: ambiente/lavoro/sociale
Paese: Italia/Belgio/Svizzera/Francia
Produzione: Graffiti Doc, Amka Films Productions, SRG SSR idée suisse, Iota Production, RTSI Televisione Svizzera, ARTE France, RTBF
Distributore: Cinecittà Luce
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: HD
Formato di proiezione: HDCAM 16:9, colore e bianco/nero
Titolo originale: Polvere - Il Grande Processo dell’Amianto
Altri titoli:
Il Grande Processo dell’Amianto - La Neve Anche d’Estate - Dust. The
Great Asbestos Trial - It Snows Even in Summer - Le Grand Proces de
l'Amiante
Recensioni di :
- Cinemambiente 2011: "Polvere", il grande processo all'amianto
Sinossi: Da
anni, in Europa, l’amianto è associato al pericolo, alla malattia, alla
morte. Perché, allora, il 70% della popolazione mondiale è ancora
esposto a questa fibra mortale? La produzione di amianto nel mondo ha
ripreso a crescere, grazie all’enorme consumo delle economie in rapido
sviluppo come India, Cina e Russia. La lobby dei paesi esportatori, con
in testa i Canadesi (che lo producono e lo esportano nei paesi in via di
sviluppo, ma non lo usano), è potentissima e agisce nelle sedi
internazionali per influenzare le politiche dei singoli paesi.
Nel mondo 100.000 persone muoiono ancora ogni anno a causa di questa
fibra killer. Ma nonostante questo, l’amianto è un business a cui pochi
sono disposti a rinunciare.
E’ questo scenario internazionale di catastrofe silenziosa il
protagonista muto e sempre presente del film documentario di Niccolò
Bruna e Andrea Prandstraller.
Il racconto di "Polvere. Il Grande Processo dell’Amianto" si
snoda attraverso i primi mesi delle udienze del processo penale contro i
grandi padroni internazionali dell’amianto, in corso a Torino.
Le accuse a carico del barone belga De Marchienne e del miliardario
svizzero Schmidheiny sono pesanti: strage volontaria e omissione di
cautele sanitarie.
Gli accusati sono due dei principali azionisti della multinazionale
Eternit, il gigante svizzero-belga che per 70 anni ha dominato il
mercato mondiale.
Una comunità intera, quella della piccola città di Casale Monferrato, in
Piemonte, lotta per ottenere giustizia per i suoi quasi 3000 morti, tra
ex operai e semplici cittadini.
Il film segue la vita quotidiana e la partecipazione al processo di un
piccolo gruppo di (ormai anziani) attivisti, che hanno speso la loro
vita per ottenere giustizia: ciascuno di loro porta con sé da trent’anni
il suo carico di lutti e di paure, che hanno rafforzato la loro
determinazione a stringere i denti e ad andare avanti.
Nicola, Bruno, Romana e gli altri sono eroi comuni del nostro tempo,
esseri umani per cui la testimonianza e l’esempio sono diventati ragione
di vita.