Quella notte alla Diaz - Cronaca dal G8 di Genova

Christian Mirra racconta a fumetti la sua esperienza al G8 di Genova in un libro uscito per Guanda Graphic.

Utente: emirab
16 / 2 / 2010

QUELLA NOTTE ALLA DIAZ
cronaca dal G8 di Genova
di Christian Mirra
Guanda Graphic, 2010
pagg. 96, euro 16.00 

L'autore del libro, l'illustratore, grafico e fumettista Christian Mirra, racconta in questo libro a fumetti quello che ha vissuto durante le giornate del vertice del G8 a Genova nel 2001.

L'autore, come altre centinaia di migliaia di persone, aveva deciso assieme ad alcuni amici di partecipare alle manifestazioni di contestazione dei potenti della terra riuniti a Genova, prima di proseguire il viaggio per l'Olanda.

Arriva dunque a Genova il 21 luglio, dopo gli scontri e l'uccisione di Carlo Giuliani avvenuta il giorno prima. Partecipa, in modo del tutto pacifico, ai cortei che riempiono la città. Alla sera, per contattare via e-mail l'amico che l'avrebbe ospitato nei Paesi Bassi e per riposare trova ospitalità presso la scuola Diaz, diventata sede del centro stampa dei movimenti.

Sappiamo tutti quello che è successo quella notte: la violenta e immotivata irruzione della polizia trasformatasi immediatamente in una vera e propria mattanza di stampo cileno.

Christian Mirra racconta tutto ciò che ha subito. E lo fa senza cenni di rabbia, che pur sarebbe sacrosanta. Racconta ciò che ha visto e vissuto, semplicemente. E lo fa con uno stile grafico semplice ed efficace, in cui alterna figure prettamente di taglio realistico ad altre leggermente caricaturizzate. Il ritmo del racconto è lineare, equilibrato e si legge d'un fiato.

Christian Mirra, non appena si accorge dell'arrivo dei poliziotti alla Diaz cerca di scappare, ma la fuga non riesce. Viene preso e malmenato senza pietà da più poliziotti. Durante le prime e micidiali manganellate, accompagnate da insulti e denigrazioni, gli vengono rotti gli occhiali che, per un miope cronico, sono indispensabili. E solo per qualche millimetro non gli viene lesionato l'occhio destro.

Il pestaggio continua incessantemente, finchè l'autore non sviene per i dolori causati dalle botte e, ciò nonostante, gli vengono negate le necessarie cure mediche.

Si sveglia diverse ore dopo al pronto soccorso. Tumefatto, pieno di lividi e lacerazioni sul corpo e comprensibilmente terrorizzato. Piantonato a vista da un poliziotto, manco fosse Bin Laden.

Da quando riprende conoscenza le immagini in soggettiva del fumetto riprodotte in alcune vignette sono disegnate sfocate, per trasmettere al lettore la visuale di un miope senza occhiali. Un espediente narrativo che avvalora ulteriormente il racconto e il forte carico emotivo che lasciano le tavole di Christian Mirra.

Il libro racconta poi l'uscita dall'ospedale, i processi a lui, accusato di essere un Black Block, e agli altri attivisti, i tentativi di insabbiamento e di costruzione di prove finte e le carriere in rapida salita dei responsabili dei fatti della Diaz, di Bolzaneto e della scellerata gestione delle piazze da parte delle forze dell'ordine.

Un'opera assolutamente da leggere perchè rappresenta un ulteriore tassello che prova a fare chiarezza e dire la verità su quei giorni a Genova dove, secondo l'opinione di Amnesty International, è avvenuta "la più grave sospensione dei diritti democratrici in Europa dal dopoguerra".

Christian Mirra a Tatami (Rai Tre)

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