“ Chi non conosce la verità è uno stolto, ma chi, conoscendola, la chiama menzogna è un delinquente.”
Bertold Brecht
La rassegna nasce dall’esigenza di creare in città nuovi spazi di
“agibilità teatrale” per dare voce a nuove esperienze di impegno
artistico. La prima edizione, 2009 ha visto la partecipazione di gruppi
indipendenti provenienti da tutta Italia e la presenza di Ascanio
Celestini.
Quest’ anno, la rassegna si apre il 6 maggio con Mind
the gap di Chiara Basile, spettacolo sull’istruzione universitaria, o
meglio sui vizi dell’ istituzione , in un lungo dialogo-
confronto-scontro tra un docente e un’allieva. Il 15 maggio Ulderico
Pesce propone Asso di Monnezza, spettacolo sull’emergenza rifiuti,
spaccato tragicamente quotidiano della Napoli che viviamo. Il 20 maggio
sarà la volta di Na’ Mmescafrancesca dei “Sempreverdi”, compagnia di
anziani che si confronterà con il mondo del cabaret; il 29 maggio il
gruppo “Teatro delle condizoni Avverse” di Sabina (Rieti) si esibisce
in Martiri della libertà ,spettacolo sulla resistenza supportato da un
allestimento fotografico e dall’intervento dell ‘ANPI di Napoli. Il 3
giugno il gruppo “Ultimo Teatro” di Pistoia porta in scena 100% Terroni
storia di “dialetti bastardi e migrazioni che hanno portato ovunque nel
mondo i figli di una terra che, da troppo tempo, invece, non va più da
nessuna parte”. Il 6 giugno la compagnia Nuova Luna va in scena con Lo
strano caso di Felice C di Vincenzo Salemme, commedia sullo scontro di
ideologie, modi di essere e regole sociali diverse.
Il costo di ogni singolo spettacolo è di 4 euro.
È possibile sottoscrivere abbonamenti all’intera rassegna ( 6 spettacoli) a 20 euro.
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Giovedi’ 6 Maggio - ore 20:30
Mind the Gap
Con Chiara Basile e Carmine Ferrara
Assistente alla regia Laura Marmorale
Progetto, adattamento e regia Chiara Basile
Prodotto dall'Associazione Borderline
Un lungo dialogo, fatto di tensioni , emozioni, silenzi, inganni. Una
studentessa,m appartentemente timida e insicura, appartenente ad un
gruppo politico presente all'interno dell'universita' tesa ad indagare
ed eventualmente a smascherare comportamenti scorretti da parte dei
professori. Un giovane docente, talmente pieno di sè da essere incapace
di ascoltare e di rendersi conto di quello che gli accade realmente,
internamente proiettato su se stesso e sulla realizzazione della sua
carriera, nella ricerca di riconoscimenti e prestigio all'interno
dell'ambiente accademico. Il pretesto dell'incontro: un libro scritto
dal professore il cui tema e' l'istruzione nella società contemporanea.
Una lunga conversazione che metterà in luce il "gap" la distanza, il
buco che divide e mette in contrapposizione il professore e l'alunna in
un incontro/scontro che ha una particolarità: tra i due non c'e' quasi
alcuna distanza anagrafica. Appartenenti alla stessa generazione, con
percorsi differenti destinati al conflitto che prenderà forma in un
confronto serrato, diretto, nel corso del quale le condizioni di
partenza muteranno completamente.
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Sabato 15 Maggio - ore 20:30
Asso di Monnezza
di e con Ulderico Pesce
E’ la storia di Marietta e della sua
famiglia. Marietta è nata nella periferia di Napoli, a Pianura. Il
balcone della sua casa si affaccia su una discarica di “monnezza” dove
da 40 anni sono state sversate tonnellate di rifiuti, tra i quali 1000
tonnellate di liquidi chimici pericolosissimi provenienti dall’Acna di
Cencio. Nata in una famiglia poverissima il suo primo giocattolo l’ha
trovato proprio in questa discarica: una bambolina spelacchiata che
ancora conserva; ma la discarica e i suoi fumi tossici le ha portato
via tutta la famiglia, i genitori e una sorella stroncati da tumori.
Rimasta sola Marietta si sposa con Nicola e va ad abitare in una
masseria agricola a Giugliano, alle porte di Napoli, dove presto
arriverà un’altra discarica: dove arriva Marietta arrivano le
discariche.
Marietta è marchiata dalla “monnezza” pertanto la
odia ma, dopo un viaggio fatto a casa della sorella Marisa, nel
quartiere Colli Aniene di Roma, dove si fa la raccolta differenziata
porta a porta, e dove i rifiuti vengono riciclati, cambia vita. Torna a
Giugliano, che come sempre è sommersa dai rifiuti e cerca, invano, di
convincere le autorità a praticare gli stessi metodi scoperti nel
quartiere di Roma. Nulla potendo comincia a praticare la raccolta
differenziata porta a porta in assoluta autonomia e grazie all’aiuto
dei figli Antonio e Vincenzo.
Se Marietta e i figli raccolgono
l’immondizia il marito Nicola e l’altro figlio Cristian la
“nascondono”, nel senso che sono due malavitosi che smaltiscono, in
cambio di molti quattrini, rifiuti industriali pericolosissimi
provenienti dal Nord che loro gettano nel mare, nei fiumi, in
discariche o direttamente sulla terra agricola.
Il conflitto tra
Marietta e il marito Nicola diventa il conflitto tra due modi di
concepire l'ambiente la legalità e la vita in genere.
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Giovedi’ 20 Maggio - ore 20:30
Na' mmescafrancesca
con gli anziani della Compagnia i Sempreverdi.
Progetto e regia Gerardo Carola.
La compagnia nasce appena un anno fa a san giorgio a cremano in un gruppo anziani della parrocchia di San giorgio martire il progetto del laboratorio teatrale è stato accetato con entusiasmo da un gruppo di 7 persone carmela franco antonio nunzia linda italia e adriana dal primo momento si sono impegnati tantissimo mettendo su uno spettacolo di varietà.
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Sabato 29 Maggio - ore 20:30
Martiri della libertà
regia di Andrea Maurizi,
con Giovanni D'Artibale, Manuela Fioravanti, Andrea Maurizi
di Giovanni D'Artibale, Andrea Maurizi, Gabriella Torre
"… un patto giurato fra uomini liberi che volontari si unirono per dignità non per odio
decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo." Piero Calamandrei
Uno spettacolo sulla Resistenza
Uno spettacolo sulla Memoria
Tre voci narranti, tre punti di vista del periodo storico che portò l’Italia alla liberazione e alla democrazia.
Nel contesto nazionale ed internazionale è inserita la narrazione della Resistenza armata e non
armata sui monti Sabini e la vera storia di Vittorio C., che all’età di
16 anni fu testimone casuale di molti eventi succedutisi a Roma e in
Sabina nel 1944. Questo spettacolo è
nato con l’idea di far riscoprire ciò che accadde sui nostri monti e
nei nostri paesi quasi sessanta anni fa.
Con
semplice teatro di narrazione vogliamo raccontare le storie che
portarono alla morte per la libertà di quei Felici, Bruni, De Vito,
Eusebi, Pellegrini Cislaghi che legarono le loro vicende personali con quelle per la Liberazione della Nazione tutta. Un
testo corale che parte da una ricerca storica e prende corpo oltre che
dalla bibliografia classica anche dalla memoria orale collettiva.
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Sabato 3 Giugno - ore 20:30
100% Terroni
di Ultimo Teatro, con Paolo Pizii e Luca Privitera
Testimoni di un
terrorismo senza età, cuociono il ragu' buttando nel pentolone Ellis
Island e il Mac Drive , i rave party e Ignazio Buttitta, i dialetti
bastardi e le migrazioni che hanno portato ovunque nel mondo i figli di
una terra che, da troppo tempo, invece non va più da nessuna parte.
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Domenica 6 Giugno - ore 20:30
Lo strano caso di Felice C.
di Vincenzo Salemma
Con Antonio Pignalosa, Angelo Gemroglio, Bruno Troise, Italia Russo, Elio Russo, Gianni De Simone, Valentina Grasso
Regia di Tina Bianco e Angelo Germoglio
E' veramente strano il
caso di Felice C., protagonista di una delle commedie meno conosciute
ma sicuramente di grande spessore del genio napoletano di Vincenzo
Salemme.
Un testo teatrale, nuovo, moderno, in cui non mancano
spunti comici, ambientato negli anni '90 ma molto attuale e dalle
tematiche sociali molto forti.
Con la caduta del muro di Berlino,
nella società moderna, non soltanto quella tedesca, si verificano
cambiamenti di ordine sociale e politico; gli ideali comunisti vengono
messi in discussione, un'intera generazione subisce uno shock
ideologico e culturale, vengono a mancare sempre di più i riferimenti e
le certezze.
Felice C., fedele fin da giovanissimo all'ideologia
comunista, ne subisce un trauma psicologico. Non potendo più vivere in
una società diventata materialistica che non riconosce più sua, si
isola, non comunica, perde tutto, moglie, amici, lavoro.
Il
"muro" è crollato e con esso il mondo ideale di Felice C. lasciando
tracce indelebili, nevrosi irreversibili che ne fanno un caso
singolarmente emblematico.
Il suo malessere interiore e
psicologico lo porta a chiedere aiuto alle istituzioni, richiesta che
rimarrà sorda in quanto osteggiata da un funzionario cattolico
integerrimo, piccolo e mediocre rappresentante di una borghesia
spaventata e socialmente limitata.
Tra il funzionario e Felice C. viene fuori uno scontro di ideologie, di regole sociali diverse, due modi di essere a confronto.
Alla fine, anche il funzionario "integerrimo" , posto davanti ad una
scelta di vita, si renderà conto di essere stato sempre e soltanto un
uomo qualunque, incapace di vivere in maniera veramente responsabile e
dignitosa. Due vittime del recente passato, due vittime come tanti
della nostra modernità.
Presso Laboratorio Occupato Insurgencia - Napoli
Via Vecchia San Rocco 18 - Capodimonte