Rassegna di teatro indipendente

R-esistenze creative.

dal 6 maggio al 6 giugno al Laboratorio Insurgencia di Napoli

3 / 5 / 2010

“ Chi non conosce la verità è uno stolto, ma chi, conoscendola, la chiama menzogna è un delinquente.”
Bertold Brecht

La rassegna nasce dall’esigenza di creare in città nuovi spazi di “agibilità teatrale” per dare voce a nuove esperienze di impegno artistico. La prima edizione, 2009 ha visto la partecipazione di gruppi indipendenti provenienti da tutta Italia e la presenza di Ascanio Celestini.
Quest’ anno, la rassegna si apre il 6 maggio con Mind the gap di Chiara Basile, spettacolo sull’istruzione universitaria, o meglio sui vizi dell’ istituzione , in un lungo dialogo- confronto-scontro tra un docente e un’allieva. Il 15 maggio Ulderico Pesce propone Asso di Monnezza, spettacolo sull’emergenza rifiuti, spaccato tragicamente quotidiano della Napoli che viviamo. Il 20 maggio sarà la volta di Na’ Mmescafrancesca dei “Sempreverdi”, compagnia di anziani che si confronterà con il mondo del cabaret; il 29 maggio il gruppo “Teatro delle condizoni Avverse” di Sabina (Rieti) si esibisce in Martiri della libertà ,spettacolo sulla resistenza supportato da un allestimento fotografico e dall’intervento dell ‘ANPI di Napoli. Il 3 giugno il gruppo “Ultimo Teatro” di Pistoia porta in scena 100% Terroni storia di “dialetti bastardi e migrazioni che hanno portato ovunque nel mondo i figli di una terra che, da troppo tempo, invece, non va più da nessuna parte”. Il 6 giugno la compagnia Nuova Luna va in scena con Lo strano caso di Felice C di Vincenzo Salemme, commedia sullo scontro di ideologie, modi di essere e regole sociali diverse.
Il costo di ogni singolo spettacolo è di 4 euro.

È possibile sottoscrivere abbonamenti all’intera rassegna ( 6 spettacoli) a 20 euro.

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Giovedi’ 6 Maggio - ore 20:30
Mind the Gap

Con Chiara Basile e Carmine Ferrara
Assistente alla regia Laura Marmorale
Progetto, adattamento e regia Chiara Basile

Prodotto dall'Associazione Borderline

Un lungo dialogo, fatto di tensioni , emozioni, silenzi, inganni. Una studentessa,m appartentemente timida e insicura, appartenente ad un gruppo politico presente all'interno dell'universita' tesa ad indagare ed eventualmente a smascherare comportamenti scorretti da parte dei professori. Un giovane docente, talmente pieno di sè da essere incapace di ascoltare e di rendersi conto di quello che gli accade realmente, internamente proiettato su se stesso e sulla realizzazione della sua carriera, nella ricerca di riconoscimenti e prestigio all'interno dell'ambiente accademico. Il pretesto dell'incontro: un libro scritto dal professore il cui tema e' l'istruzione nella società contemporanea. Una lunga conversazione che metterà in luce il "gap" la distanza, il buco che divide e mette in contrapposizione il professore e l'alunna in un incontro/scontro che ha una particolarità: tra i due non c'e' quasi alcuna distanza anagrafica. Appartenenti alla stessa generazione, con percorsi differenti destinati al conflitto che prenderà forma in un confronto serrato, diretto, nel corso del quale le condizioni di partenza muteranno completamente.

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Sabato 15 Maggio - ore 20:30
Asso di Monnezza

di e con Ulderico Pesce

E’ la storia di Marietta e della sua famiglia. Marietta è nata nella periferia di Napoli, a Pianura. Il balcone della sua casa si affaccia su una discarica di “monnezza” dove da 40 anni sono state sversate tonnellate di rifiuti, tra i quali 1000 tonnellate di liquidi chimici pericolosissimi provenienti dall’Acna di Cencio. Nata in una famiglia poverissima il suo primo giocattolo l’ha trovato proprio in questa discarica: una bambolina spelacchiata che ancora conserva; ma la discarica e i suoi fumi tossici le ha portato via tutta la famiglia, i genitori e una sorella stroncati da tumori.
Rimasta sola Marietta si sposa con Nicola e va ad abitare in una masseria agricola a Giugliano, alle porte di Napoli, dove presto arriverà un’altra discarica: dove arriva Marietta arrivano le discariche.
Marietta è marchiata dalla “monnezza” pertanto la odia ma, dopo un viaggio fatto a casa della sorella Marisa, nel quartiere Colli Aniene di Roma, dove si fa la raccolta differenziata porta a porta, e dove i rifiuti vengono riciclati, cambia vita. Torna a Giugliano, che come sempre è sommersa dai rifiuti e cerca, invano, di convincere le autorità a praticare gli stessi metodi scoperti nel quartiere di Roma. Nulla potendo comincia a praticare la raccolta differenziata porta a porta in assoluta autonomia e grazie all’aiuto dei figli Antonio e Vincenzo.
Se Marietta e i figli raccolgono l’immondizia il marito Nicola e l’altro figlio Cristian la “nascondono”, nel senso che sono due malavitosi che smaltiscono, in cambio di molti quattrini, rifiuti industriali pericolosissimi provenienti dal Nord che loro gettano nel mare, nei fiumi, in discariche o direttamente sulla terra agricola.
Il conflitto tra Marietta e il marito Nicola diventa il conflitto tra due modi di concepire l'ambiente la legalità e la vita in genere.

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Giovedi’ 20 Maggio - ore 20:30
Na' mmescafrancesca

con gli anziani della Compagnia i Sempreverdi.
Progetto e regia Gerardo Carola.

La compagnia nasce appena un anno fa a san giorgio a cremano in un gruppo anziani della parrocchia di San giorgio martire il progetto del laboratorio teatrale è stato accetato con entusiasmo da un gruppo di 7 persone carmela franco antonio nunzia linda italia e adriana dal primo momento si sono impegnati tantissimo mettendo su uno spettacolo di varietà.

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Sabato 29 Maggio - ore 20:30

Martiri della libertà

regia di Andrea Maurizi,
con Giovanni D'Artibale, Manuela Fioravanti, Andrea Maurizi

di Giovanni D'Artibale, Andrea Maurizi, Gabriella Torre

"… un patto giurato fra uomini liberi che volontari si unirono per dignità non per odio

decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo." Piero Calamandrei

Uno spettacolo sulla Resistenza
Uno spettacolo sulla Memoria

Tre voci narranti, tre punti di vista del periodo storico che portò l’Italia alla liberazione e alla democrazia.
Nel contesto nazionale ed internazionale è inserita la narrazione della Resistenza armata e non armata sui monti Sabini e la vera storia di Vittorio C., che all’età di 16 anni fu testimone casuale di molti eventi succedutisi a Roma e in Sabina nel 1944. Questo spettacolo è nato con l’idea di far riscoprire ciò che accadde sui nostri monti e nei nostri paesi quasi sessanta anni fa.
Con semplice teatro di narrazione vogliamo raccontare le storie che portarono alla morte per la libertà di quei Felici, Bruni, De Vito, Eusebi, Pellegrini Cislaghi che legarono le loro vicende personali con quelle per la Liberazione della Nazione tutta. Un testo corale che parte da una ricerca storica e prende corpo oltre che dalla bibliografia classica anche dalla memoria orale collettiva.

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Sabato 3 Giugno - ore 20:30
100% Terroni

di Ultimo Teatro, con Paolo Pizii e Luca Privitera

Testimoni di un terrorismo senza età, cuociono il ragu' buttando nel pentolone Ellis Island e il Mac Drive , i rave party e Ignazio Buttitta, i dialetti bastardi e le migrazioni che hanno portato ovunque nel mondo i figli di una terra che, da troppo tempo, invece non va più da nessuna parte.

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Domenica 6 Giugno - ore 20:30
Lo strano caso di Felice C.

di Vincenzo Salemma

Con Antonio Pignalosa, Angelo Gemroglio, Bruno Troise, Italia Russo, Elio Russo, Gianni De Simone, Valentina Grasso
Regia di Tina Bianco e Angelo Germoglio

E' veramente strano il caso di Felice C., protagonista di una delle commedie meno conosciute ma sicuramente di grande spessore del genio napoletano di Vincenzo Salemme.
Un testo teatrale, nuovo, moderno, in cui non mancano spunti comici, ambientato negli anni '90 ma molto attuale e dalle tematiche sociali molto forti.
Con la caduta del muro di Berlino, nella società moderna, non soltanto quella tedesca, si verificano cambiamenti di ordine sociale e politico; gli ideali comunisti vengono messi in discussione, un'intera generazione subisce uno shock ideologico e culturale, vengono a mancare sempre di più i riferimenti e le certezze. 
Felice C., fedele fin da giovanissimo all'ideologia comunista, ne subisce un trauma psicologico. Non potendo più vivere in una società diventata materialistica che non riconosce più sua, si isola, non comunica, perde tutto, moglie, amici, lavoro.
Il "muro" è crollato e con esso il mondo ideale di Felice C. lasciando tracce indelebili, nevrosi irreversibili  che ne fanno un caso singolarmente emblematico.
Il suo malessere interiore e psicologico lo porta a chiedere aiuto alle istituzioni, richiesta che rimarrà sorda in quanto osteggiata da un funzionario cattolico integerrimo, piccolo e mediocre rappresentante di una borghesia spaventata e socialmente limitata.
Tra il funzionario e Felice C. viene fuori uno scontro di ideologie, di regole sociali diverse, due modi di essere a confronto.
Alla fine, anche il funzionario "integerrimo" , posto davanti ad una scelta di vita, si renderà conto di essere stato sempre e soltanto un uomo qualunque, incapace di vivere in maniera veramente responsabile e dignitosa. Due vittime del recente passato, due vittime come tanti della nostra modernità.

Presso Laboratorio Occupato Insurgencia - Napoli
Via Vecchia San Rocco 18 - Capodimonte

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