Rimini - Perchè Fassbinder?

Breve nota a margine sulla rassegna cinematografica* a cura dell'Ass. Rumori Sinistri

2 / 11 / 2009

La proposta di questo cineforum nasce dalla positiva conclusione e valutazione del progetto “Pasolini: una visione della precarietà” e vuole essere estesa non solo ad un target di riferimento già orientato ed interessato a questo poliedrico intellettuale, che è Fassbinder, ma soprattutto alle giovani generazione, a coloro che, oggi, più di altri, subiscono gli effetti di questa società del consumo, che rifugge la cultura e propone modelli e messaggi hollywoodiani come unico patrimonio di conoscenze e di saperi. Fornire in pratica nuove occasioni di riflessione sui temi della contemporaneità. La nostra associazione che cura da tre anni lo "Sportello migranti" presso la Casa della Pace, punto di riferimento nel territorio per combattere le svariate forme di discriminazione e razzismo, oramai istituzionale, crede necessario dotarsi di nuovi strumenti sempre più performativi per diffondere l'idea, eretica, di un mondo diverso.

Il discorso cinematografico di R. W. Fassbinder si sviluppa nella Germania degli anni settanta, un territorio paradigmatico delle tensioni che legano i temi del passato e del presente, della speranza e della disperazione, dell'affermazione della propria identità e dell'annullamento del soggetto irretito nei dispositivi della proibizione materiale e simbolica condotta attraverso il gioco a tre parti (soggetto, oggetto, verità) della produzione discorsiva. In questo contesto, la novità profonda del cinema di Fassbinder è stata quella di aver cercato di fondere la critica sociale e culturale con la ricerca stilistica. Le scelte fotografiche e scenografiche, i dialoghi, i movimenti di macchina, l'angolazione  delle inquadrature, i lunghissimi piani-sequenza ... servono a connotare in modo netto e radicale quello che è il nucleo della riflessione cinematografica del regista tedesco: la ricerca della propria identità in un mondo caratterizzato dalla costante espropriazione del desiderio.Fassbinder conduce la sua ricerca sul materiale antropologico della Germania Occidentale; individua delle linee di continuità tra le forze profonde, che hanno sostenuto passivamente il regime nazista, e il presente degli anni '70, fatto di un qualunquismo materialista e bigotto; analizza con occhio critico le posizioni politiche radicali presenti nella Germania di quegli anni, cogliendone  le contraddizioni e l'impotenza di fondo;  mette in scena la tragedia della vita borghese quotidiana con tagliente sarcasmo e dolorosa autobiografia. Protagonisti dei suoi film sono personaggi che vivono ai margini della società, ladri, puttane, papponi, omosessuali, drogati, artisti, ... ma anche potenti uomini di affari e di potere che proprio per la loro alterità entrano in conflitto con quella vasta zona grigia rappresentata dalla cultura piatta e chiusa del piccolo borghese tedesco. Questa umanità varia naufraga e perde la propria vita nel dramma della solitudine.

L’obiettivo generale è quello di promuovere un’occasione di confronto e scambio di idee soprattutto sulla perdita dei valori nella società contemporanea, offrire occasioni di riflessione sui temi trattati e favorire le associazioni nel costruire una presenza visibile e ben radicata nel territorio.Non possiamo che ringraziare, inoltre, la Cineteca del Comune di Rimini con la quale è stata già attivata una prima collaborazione per il precedente progetto “Pasolini: una visione della precarietà, uno spazio comune dove la cultura può anche trasformarsi in un laboratorio attivo per la nuova cittadinanza.

Novembre 2009

i volontari e le volontarie dell'Ass. Rumori sinistri

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*Progetto a cura dell'ass. Rumori sinistri

la collaborazione delle Associazioni I Colori del Mondo, Gruppo San Damiano, Basta Merda in Mare e Arcobaleno

Con il sostegno di Volontarimini

Programma Rassegna cinematografica Fassbinder