SconfinArti - dal 22 Maggio @ laboratorio occupato Tijuana

L'arte dentro e oltre la vetrina

23 / 5 / 2010

SconfinARTI – l'arte dentro e oltre la vetrina

Il progetto bande à pART prende forma in un momento di grandi trasformazioni urbanistiche, accompagnate da una massiccia campagna mediatica propagandistica. Nella realtà si assiste da una parte ad un grande impegno in opere volte a costruire una nuova e più attraente facciata per la città di Pisa, a renderla una scintillante e fredda vetrina, dall’altra a ordinanze su ordinanze volte a limitarne la socialità e a ostacolare il flusso continuo di persone, idee e linguaggi caratteristico di una città così viva e vivace.

 

Si è resa quindi impellente la necessità di aprire uno spazio aggregativo, che potesse parlare anche di come vengono vissute l’arte e la creatività a Pisa, che potesse aprire un nuovo discorso sulla centralità dell’indipendenza nell’ambito delle pratiche artistiche, ma che fosse inoltre capace di portare avanti un’inchiesta sui circuiti culturali cittadini.

 

Bande à pART è un laboratorio nato dalla constatazione che, in un’epoca in cui la produzione diventa sempre meno materiale e quantificabile, vengono a cadere molti dei vecchi confini esistenti tra creatività, arte e politica. Queste appaiono finalmente come facce di una stessa medaglia, e prendono corpo in uno spazio comune, dentro cui si sperimentano nuove forme e nuovi linguaggi.

Bande à pART si interessa di intrecciare e far convergere  le esperienze di molti artisti, studenti e precari che tutti i giorni con i propri studi, con i propri affetti, con le proprie relazioni, contribuiscono ad alimentare e a determinare la produzione culturale della città.

 

Partendo dall’analisi del reale, è interessante indagare i meccanismi secondo i quali le pratiche artistiche, ma più in generale creative, hanno l’assoluta capacità di trasformare l’esistenza sociale e materiale di una comunità. In questo ripensare l’arte a 360o, facendone una forma di reinvenzione della realtà, è importante soffermarsi su quanto questa sia oggi imbrigliata e continuamente domata da logiche di profitto e meccanismi di cattura del potenziale innovativo che esprime.

Diventa fondamentale una riflessione: cosa possono mettere in campo movimenti e artisti per rovesciare questi meccanismi? Quali spazi si possono aprire per recuperare e liberare quel potenziale sovversivo, caratterizzante, non tanto dell’opera d’arte in sé, quanto di tutto il processo creativo?

Un’esposizione permanente in questo nuovo spazio vuole iniziare a dare delle risposte a queste domande. Esporre le proprie creazioni e crearne di nuove in un luogo liberato all’interno della vetrina significa riportare l’arte ad una dimensione sociale senza però nasconderla in una falsa indipendenza che rischia di diventare isolamento e marginalità. Significa riportare l’arte ad un livello accessibile a tutti, perché l’arte non fa distinzione fra ricchi e poveri, fra cittadini, studenti e migranti. Il progetto Bande à pART vuole ridare a tutti la possibilità di mettere in mostra la propria creatività, aprendo uno spazio in cui chiunque sia libero di esporre i frutti del proprio lavoro, senza farne per questo una fonte di profitto, e reclamando il diritto di stare proprio là dove dovrebbe: nel centro di una città che vive e si sviluppa sulla produzione creativa di un’intera generazione.

---------------------------

partecipano con parole musica e disegni:

tommaso tanzini

lara montepagani

gaia marrapodi

veronica colonna

chiara angiolini

matteo berton

riccardo ronconi

francesco foschi

andrea familari

naples






link utili: