Sherwood Festival 2013 - Tra teologia e politica, dall'apocalisse alla rivoluzione con Massimo Cacciari e Beppe Caccia

Second stage affollato per la serata dedicata a Don Andrea Gallo

18 / 6 / 2013

Second stage dello Sherwood Festival affollato da centinaia di persone per la serata “Tempo di apocalisse, tempo di rivoluzioni”, dedicata alla memoria di don Andrea Gallo, il primo degli incontri del lunedì alla kermesse di Padova.

L’inedito colloquio con Massimo Cacciari è stato preceduto dalla proiezione di un video su don Andrea Gallo, “sempre in direzione ostinata e contraria” con brani dal suo ultimo intervento al CSO Pedro e dalla testimonianza di Domenico Chionetti “Megu”, a nome di tutta la Comunità di San Benedetto al Porto di Genova. 

Con il filosofo, intervistato da Beppe Caccia e accompagnato dalle letture di testi a cura di Roberta Da Soller, sono state subito dopo affrontate le questioni che collegano la stretta attualità ai temi trattati nel suo ultimo libro Il potere che frena (Adelphi edizioni, 2013).

Innanzitutto, la straordinaria capacità mostrata dalla Chiesa cattolica nell’includere figure e istanze anche potenzialmente eversive nell’affrontare un’epoca di profondi rivolgimenti e la propria crisi, rigenerando se stessa e la propria immagine. I funerali di don Gallo così come l'elezione a papa di Francesco I testimoniano una vitalità maggiore dell'istituzione-Chiesa rispetto alle istituzioni politiche statuali.

Ma questi primi riferimenti alla cronaca recente rinviano più in generale al rapporto tra religione e secolo, potere spirituale e potere temporale, teologia e politica. Rapporto decisivo fin dalle origini del cristianesimo che Cacciari ha interpretato alla luce dell’enigmatico concetto di katechon, potenza che trattiene e contiene - e che fa la sua prima apparizione negli scritti di Paolo di Tarso - elemento che si oppone alla venuta dell’Anticristo, ma che dovrà esso stesso “esser tolto di mezzo” prima dell’Apocalisse:

Il filosofo ha così ripreso e sviscerato questa e altre categorie teoriche per cercare di comprendere la paradossale relazione che intercorre tra la religione cristiana e ogni sistema politico, a fronte dell’inadeguatezza dell’idea di un lineare e progressivo processo di “secolarizzazione”, come chiave di lettura in un tempo di crisi generale, quale quello che stiamo vivendo. E' la capacità di assumere la molteplicità e la contraddizione come elementi costitutivi, da mediare, includere, comprendere, che distingue il "trinitarismo cristiano" dalle altre religioni monoteistiche:

Il percorso di confronto ha infine condotto Cacciari ad aggredire attualità, limiti e potenzialità del concetto di “rivoluzione” - irrinunciabile per tutto il pensiero occidentale nella contrapposizione tra "conservazione" e "innovazione" - attraverso una ricostruzione della sua genealogia, la sua messianica temporalità e la promessa di totale palingenesi che esso contiene, a partire dal rinnovamento che investe innanzitutto e intimamente noi stessi e ciascuno di noi:

Per il pubblico dello Sherwood Festival si è trattato di un'affascinante cavalcata tra concetti teologici ed escatologici che hanno rivelato fino in fondo la loro matrice materiale e politica, inscritta nelle irriducibili differenze e contraddizioni che caratterizzano la vita delle moltitudini e l'agire umano.