Dalle origini indigene alla lettura
odierna della società in chiave zapatista, la cultura del muralismo
impregna i muri dei centri sociali.
Come tutti potete vedere...la
storia sta uscendo con forza dalle parete e dai muri grazie a Omar
Garcia e Jordi Galindo che da molti anni ormai attraversano spazi
sociali e città con la loro arte intrisa di lotta e desiderio di
rebellione.
Il loro progetto nasce sulla scia del movimento
artistico messicano del muralismo, che dal 1910 (anno della rivoluzione
messicana di Zapata) porta avanti l'idea di rifiutare la pittura da
cavalletto, per permettere all'arte di diventare espressione rivolta a
tutti, proponendosi, quindi, di fare opere monumentali destinate al
popolo, allo scopo di mostrare, attraverso le immagini, la realtà
storica, politica e sociale dei territori.
La caratteristica
principale di questo movimento, che è anche ciò che ha fatto sí che
Omar e Jordi siano arrivati è l'essere riusciti a leggere la situazione
politico-sociale odierna nell'ottica zapatista del camminare
domandando, mettendosi sempre in gioco, pronti a crescere e
trasformarsi, creando un'eresia di fronte a ciò che viene imposto e
ordinato.
Sarebbe inutile continuare a scrivere e provare a spiegare
la loro arte e tutto ciò che li accomuna a noi quindi saranno i muri e
la vostra immaginazione a parlare, nella speranza che chiunque guardi
questi muri possa condividere un sogno con tutti noi: la libertà.
Per informazioni, curiosità: technomurales