Trento - 7/8/9 ottobre : 10 anni di Centro sociale Bruno

27 / 9 / 2016

L'esperienza del Centro sociale Bruno compie 10 anni il 10 ottobre. Di “acqua sotto i ponti” ne è passata tanta, molte cose sono cambiate, dall'ubicazione dell'immobile, ai progetti che all'interno vi prendono forma e sostanza, emozioni e creatività. Mattoncino dopo mattoncino stiamo costruendo uno spazio libero e autonomo, una casa comune nella quale non ci sono recinti ideologici o steccati pregiudiziali, ma tanta voglia di sperimentare nuovi modelli di democrazia, di lottare per cambiare in meglio questa città e questo presente imbarbarito di guerra all'umano e alla vita, di sfruttamento e precarietà.

Per anni abbiamo legato l'esistenza del Bruno alla pratica dell'occupazione di stabili vuoti ed abbandonati ed a quella della resistenza a qualsiasi forma di sgombero e di ricatto politico. La conquista di uno spazio a Piedicastello è stata il frutto di un riconoscimento materiale, e non meramente istituzionale, di rapporti di forza che nel corso degli anni siamo riusciti a cambiare in questa città.
Questo importante passaggio non risolve il problema degli stabili abbandonati, delle innumerevoli case sfitte che ci sono a Trento. Anzi alimenta in noi la voglia di non arretrare di un centimetro rispetto a chi vuole fare di questa città un dormitorio securitario o un eden della speculazione edilizia.
Non siamo soliti vendere ricette preconfezionate, preferiamo lasciare ad altri la certezza della “verità”, il raggiro del “cambiare tutto per non cambiare niente”, il supermarket della conta dei voti. Il nostro pensiero ed agire politico non sono nemmeno racchiudibili in etichette e simboli da vergare sui muri, ma si alimentano dei processi sociali e politici nei quali siamo immersi. Noi spingiamo affinché i movimenti sociali emergano dallo stato carsico con tutta la forza dirompente che solo il cambiamento radicale, la necessità materiale e biopolitica di trasformare lo stato di cose presenti, possono dare. Per questo gli strumenti che abbiamo non sono sufficienti, ma vogliamo ricercarli incessantemente con tutti coloro che non si sono assuefatti alla nuda realtà e al compromesso.

In una fase in cui la governance territoriale è sempre più al servizio dei grandi interessi politici e finanziari del governo Renzi, come dimostrano in particolare il caso della Valdastico e della "Buona scuola" in salsa trentina, c'è la necessità di riscrivere dal basso il concetto di autonomia. Un territorio autonomo ed indipendente deve necessariamente misurarsi con forme reali di autogoverno e di gestione comune delle risorse, dei beni pubblici e degli spazi di decisionalità. Ed è a partire dalla cooperazione e dalla solidarietà tra individui, e non sulla base delle tristi identità etniche, che noi immaginiamo e vogliamo costruire la nostra comunità autonoma.

In questi 3 giorni di festa (dal 7 al 9 ottobre) vedrete solo un pezzetto di quello che siamo. Fare centro sociale è essere tante cose, al tempo stesso analisi e autorganizzazione, cooperazione ed eresia: è immediatamente riprendersi la voglia di decidere sulla propria vita, di praticare il comune qui e ora, di non girarsi dall'altra parte di fronte alla violenza del capitale, ma di affrontare le sue contraddizioni a partire dal proprio territorio.
Dal nostro decennale vogliamo lanciare una sfida alla politica urbanistica ed economica della città: qualsiasi scelta sull'area ex Italcementi deve vedere coinvolto il territorio e tutti coloro che vivono nel quartiere di Piedicastello. Qualsiasi riqualificazione di aree dismesse ed abbandonate, per divenire pratica vera di rigenerazione urbana ha bisogno dell'ingegno collettivo e non può essere relegata ad un mero esercizio di tecnocrazia.
Noi, come sempre, ci saremo.
QUI il programma della tre giorni di incontri e festa!