In rete una mappatura di tutte le videocamere pubbliche e private attive nella città di Venezia. Spesso non segnalate ma ora catalogate con relativa scheda informativa. Si tratta del progetto Anopticon.

Venezia - Grande Fratello, noi ti stiamo guardando!

Utente: mari
13 / 7 / 2009

Il Grande Fratello osservato, mappato, catalogato, e messo in rete. Succede a Venezia, attraverso il progetto Anopticon che fotografa una inquietante realtà quella di città sempre più sorvegliate dove le nuove teconologie coniugandosi ai dispositivi di controllo, ci mettono letteralmente a nudo: i nostri corpi osservati e misurati, i nostri movimenti seguiti, registrato quello che diciamo.

"Gli impianti sono già più di un centinaio, spesso non segnalati" sottolinea e denuncia Epto, giovane hacker veneziano che ha deciso di mettere a punto un progetto per controllare chi controlla: telecamere nomali, a cupola o "fantasma", catalogate con scheda tecnica, descrizione e segnalazione del relativo raggio d'azione.  Diventano così visibili e riconoscibili centinaia di occhi posti negli angoli di campi e campielli a monitorare strade e luoghi di aggregazione giovanile, in una città, Venezia, in cui anche il moto ondoso diventa scusa necessaria per installare un sistema di monitoraggio capillare su tutto il Canal Grande. In Campo Santa Margherita, ad esempio, luogo abitualmente frequentato da giovani e da studenti,  ne vengono segnalate sei, di cui una multipla davanti al tabaccaio.

Big Brother Viewer, il progetto in rete curato da Epto, è in continuo aggiornamento: sono state individuate telecamere di sorveglianza che supportano anche l'audio, descritti i diversi sistemi utilizzati e presto compariranno anche le telecamere dell'Actv, servizio di trasporto pubblico veneziano.

"Ci hanno convito che le telecamere vogliono dire sicurezza, ma siamo davvero sicuri che le telecamere diano sicurezza? - si chiede Epto - la videosorveglianza urbana è di fatto un'intercettazione ambientale, siamo tutti indagati? Da chi?  Perchè? Viviamo in libertà vigilata?"

Lontano da ogni possibile deriva paranoica, la mappatura diventa strumento concreto di re-azione. La rete, attraverso segnalazioni e post, si costruisce come luogo reale in cui è possibile sottrarsi al controllo e inventare nuove vie di fuga.

Il grande Fratello che tutto vede, ora è guardato a vista.

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