Nel libro di Jean Echenoz,"Correre"

Zatopek, la locomotiva rossa

5 / 12 / 2009

Correva con uno stile scomposto e poco raffinato, una smorfia di
fatica sempre dipinta sulla faccia. Ma Emil Zatopek correva sulle
lunghe distanze più forte di tutti, tanto da vincere tre ori alle
Olimpiadi di Helsinki nel 1952: 5.000 metri, 10.000 e maratona. La
storia del fondista cecoslovacco, eroe del blocco comunista e
soprannominato "la locomotiva umana", viene raccontata nell'ultimo
libro del francese Jean Echenoz, "Correre", di recente tradotto da
Adelphi. Una vicenda umana, prima ancora che sportiva. Ed una storia
che non ha un lieto fine: schieratosi a favore dell movimento della
Primavera di Praga, Zatopek pagherà cara la sua scelta e con la
repressione sovietica sarà mandato a lavorare in una miniera di
uranio, privato di ogni incarico ufficiale.

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