Alessandra Sciurba » No border

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La Corte di Strasburgo condanna l’Italia. Un ricorso costruito dal basso ferma i respingimenti dai porti dell’Adriatico

La Corte di Strasburgo condanna l’Italia. Un ricorso costruito dal basso ferma i respingimenti dai porti dell’Adriatico

22 / 10 / 2014
Caso Sharifi et al. v. Italia e Grecia. Fu un trattamento disumano e degradante, violato il divieto di espulsioni collettive ed il diritto ad un ricorso effettivoTutto comincia con la morte di Zaher Rezai, in Via Orlanda a Mestre, l’11 dicembre del 2008. Un ragazzino afghano che, dopo mesi di viaggio e 9000 chilometri percorsi da solo, si era imbarcato dal porto di ... »
Soli in mezzo al mare. Stranieri senza terra

Soli in mezzo al mare. Stranieri senza terra

Di chi è la colpa? Come è stato possibile? Quale potrebbe mai essere adesso il risarcimento, la punizione?

22 / 8 / 2009
Difficile rimanere lucidi di fronte a quello che è appena accaduto. Certo, non è la prima volta e nemmeno, purtroppo, sarà l'ultima. Le modalità, però, sono spaventose, così drammaticamente esplicite da lasciare senza fiato. Da anni i pescherecci hanno paura di soccorrere o di scortare fin nei porti le imbarcazioni dei migranti in difficoltà. La Cap Anamur nel 2004, ... »
Storie dal campo di Patrasso. Ordinaria violenza dall'Afghanistan all'Italia

Storie dal campo di Patrasso. Ordinaria violenza dall'Afghanistan all'Italia

12 / 2 / 2009
Quelle che seguono solo alcune delle decine di storie raccolte all’interno del campo profughi di Patrasso dalla delegazione della veneziana rete di associazioni Tuttidirittiumanipertutti. Un resoconto di Alessandra Sciurba per il Progetto Melting Pot Europa.Dall’Afghanistan all’Italia, queste voci raccontano di un percorso di violenze subite senza interruzione. Molti ... »
Per Zaher, perché nessuno perda più la vita a causa dei controlli di frontiera

Per Zaher, perché nessuno perda più la vita a causa dei controlli di frontiera

Report dalla manifestazione del 20 dicembre al porto di Venezia

22 / 12 / 2008
Il 20 dicembre, di fronte all’ingresso del porto di Venezia, gli aquiloni volavano alti portando sulle loro ali le poesie di Zaher Rezai, il ragazzino morto sotto il tir sul quale si era nascosto per sfuggire ai controlli di polizia proprio lì, alla frontiera del porto. Altri giovani afghani come lui hanno costruito quegli aquiloni e hanno scritto sopra le sue parole. ... »