Marta Pasqualini

4 risultati Rss Feed
Cittadini a metà.

Cittadini a metà.

Il razzismo in Tunisia raccontato da Stephanie Pouessel, ricercatrice presso l’IRMC.

8 / 2 / 2014
Stephanie Pouessel è una ricercatrice in  antropologia politica che lavora presso l’IRMC (Institut de Recherche sur le Maghreb Contemporain) , a Tunisi. Da anni la sua ricerca è incentrata sulle questioni relative alla discriminazione delle minoranze e sulle rivendicazioni culturali ed identitarie degli amazigh e della popolazione nera in Tunisia.Ci incontriamo nel ... »
Combattere la discriminazione attraverso l’ Arte, la Partecipazione e la Resistenza.

Combattere la discriminazione attraverso l’ Arte, la Partecipazione e la Resistenza.

La Tunisia post-rivoluzionaria si (ri)crea attraverso esempi di inclusione sociale. Incontro con Rim Hamrouni

6 / 2 / 2014
Esiste un posto, nel cuore di Tunisi, a qualche passo dalla Medina, dove il razzismo è bandito.Questo posto è  El Hamra,  la prima sala cinematografica di Tunisi, ora teatro e luogo d’aggregazione per i giovani e per la società civile in generale. Si trova a metà di  via al Jazira, nascosto dalle colorate bancarelle che affollano la strada e al suo ingresso si trova ... »
La discriminazione “inesistente”.

La discriminazione “inesistente”.

Lo “straniero” in Tunisia. Intervista a Tourè Blamassi, AESAT - Association des etudiants et stagiaires africains en Tunisi

5 / 2 / 2014
Il razzismo in Tunisia è orfano. Manca di riconoscimento, manca di responsabilità.  Nessun padre sembra conferirgli un nome. Il principale problema della discriminazione razziale appare quindi  il suo stesso misconoscimento  poichè , se nessuno è responsabile di ciò che non esiste, nessuno combatterà per mettere fine a ciò di cui non si riconosce l’esistenza.Per  ... »
«Non siamo tutti tunisini allo stesso modo»

«Non siamo tutti tunisini allo stesso modo»

Il razzismo in Tunisia. Intervista a Saadia Mosbah, Presidente dell’Associazione N’nemty.

4 / 2 / 2014
Saadia Mosbah è un’ energica signora di colore che ha trasformato la sua accogliente abitazione tunisina nella sede della neo-nata associazione M’nemty; sul muro del salotto regnano le parole: “Sous tes pas, j’ài dérou lé mes rêves. Marche doucement, parce que tu marches sur mes rêves” La voce di Saadia , calma e profonda, afferma “Non siamo tutti tunisini ... »