Mediterraneo » Migranti
Il caso Iuventa tra ritorsioni, regime dell'odio ed interessi neocoloniali
Eseguita l'ordinanza del GIP di Trapani mentre Camera e Senato approvano le operazioni richieste dal governo di Tripoli
2 / 8 / 2017
Ha il sapore della ritorsione la lunga giornata conclusa con il sequestro della motonave Iuventa, gestita dalla ONG tedesca Jugend Rettet, una delle 6 che non hanno sottoscritto il codice di condotta stilato dal governo italiano la scorsa settimana. Intercettata al largo di Lampedusa durante la notte e scortata in porto da un imponente dispositivo navale di motovedette della ...
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Diario di bordo: la nave Iuventa tra Guardia Costiera libica ed esercitazioni durante l’attesa
Salvare vite in mare, oltre ad essere un dovere etico ed umanitario, è un chiaro atto politico
30 / 7 / 2017
Pubblichiamo, tratto da Melting Pot, un nuovo report di Tommaso Gandini, attivista di Overthefortress imbarcatosi sulla nave Iuventa, impegnata in operazioni SAR nel Mar Mediterraneo.E’
pomeriggio inoltrato, il sole alto sopra le nostre teste senza nuvole a
coprirlo. Solamente un forte vento verso Sud impedisce ai barconi di lasciare
la Libia, ma questo non impedisce a noi ...
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La campagna Overthefortress salpa con la nave Iuventa di Jugend Rettet
22 / 7 / 2017
Dal 24 luglio Tommaso Gandini sarà a bordo della nave umanitaria Iuventa
di Jugend Rettet e.V., impegnata in operazioni SAR nel Mar Mediterraneo. La macchina
del monitoraggio e del soccorso dal basso dei migranti assume sempre più forza,
sia per costruire un’alternativa all’indifferenza della governance europea, sia
per contrastare quelle forze politiche che incitano o ...
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La nave Iuventa e l'Europa dell'accoglienza dal basso
di Mattia Gallo
8 / 8 / 2016
Due
giovani di Berlino, Jakob Schoen, 20 anni, e Lena Waldhoff, 23 anni,
nell’aprile del 2015, dopo aver appreso dell’ennesima drammatica morte nel mare
nostrum da parte di migranti partiti dalle coste africane per raggiungere l’Europa,
decidono di mettere in piedi l’associazione Jugend Rettet. Obiettivo: dotarsi di
una barca per pattugliare il mare e salvare migranti. ...
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La storia di Ayaz è la storia di tutti e tutte!
6 / 9 / 2015
Ayaz Morad. Giovane ragazzo curdo, politicamente con l'YPG. I suoi fratelli stanno ancora combattendo in Rojava. È in viaggio con la sorella minore dal 13 agosto. È passato dalla Turchia,naufrago nella traversata in gommone verso Kos e recuperato dagli elicotteri dopo 12 ore in mare. Ha bucato quasi tutti i confini dell'Europa balcanica, compresa la Macedonia. È ...
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Reggio Emilia - Basta morti in mare: apriamo canali di accesso regolari!
Città Migrante, Laboratorio Aq16, Casa Bettola
22 / 4 / 2015
Erri de Luca dichiarò parlando
dell’immigrazione dal cimitero di Lampedusa durante il programma
Che tempo che fa del 20 maggio 2009: “I poteri hanno visto nelle
isole dei luoghi di reclusione, hanno piantato prigioni su ogni
scoglio: il mare nostro brulica di sbarre”.Ricordiamo le parole dell’ex
direttore esecutivo di Frontex, dopo la chiusura delle operazioni di
Mare ...
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Condannati a morte
Dopo la strage del 19 aprile nelle acque del Mediterraneo, la retorica politica italiana ed europea specula ancora una volta sulla parola “solidarietà” per rafforzare il regime dei confini.
Utente: Maurilio
22 / 4 / 2015
700 morti. Una strage
senza precedenti. Le parole pesano come macigni davanti a eventi del
genere. Solo nel 2014 sono ufficialmente decedute (ma il numero sarà
molto più alto) 3419 persone nel tentativo di passare dal nord
Africa in Europa via mare, una media di 9 al giorno. Il Mediterraneo
è un cimitero di corpi e barconi.
Davanti a un evento del
genere risultano ...
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Cominciamo da un minuto di silenzio
19 / 4 / 2015
Da studentesse e studenti, appartenenti ai collettivi delle scuole, proviamo a prendere parola sull'ennesima "tragedia annunciata" del mediterraneo, per dire innanzitutto che non abbiamo alcuna voglia di assistere alle ennesime parate di ipocrisia dei governi nazionali e delle autorità comunitarie che nelle prossime ore certamente si recheranno sul lembo di terra più vicino ...
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Roma: 22 e 23 Febbraio ore 15:00 presidio all'ambasciata Libica
22 / 2 / 2011
Siamo inorriditi davanti alla ferocia del governo di Moammar Gheddafi che da due giorni bombarda i manifestanti nelle piazze libiche che chiedono giustizia e diritti come hanno fatto i loro fratelli a Piazza Tahir e prima in Tunisia.Come, anche in Italia, dalle mobilitazioni studentesche dell’autunno, alla piazza del 14 dicembre, a quella del 13 febbraio, migliaia di persone ...
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