Narcotraffico
La Santa Muerte a Tepito: né chiesa, né stato per gli emarginati
Oltre due milioni di adepti per un culto ai margini che a Città del Messico ha uno dei suoi centri nel "barrio bravo de Tepito"
Utente: vfabris
13 / 6 / 2010
di Fabrizio
LorussoRiporto qui una conversazione che ho avuto il
piacere d'intrattenere con Alfonso Hernàndez sul culto
alla Santa Muerte, una fede che ormai annovera oltre 2 milioni
di seguaci in Messico, America centrale e Stati Uniti, e sulla vita nel
quartiere di Tepito, una zona a torto ritenuta un covo di narcos e
delinquenti, una ...
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Le basi di Lula
7 / 4 / 2010
Il 31 marzo il quotidiano brasiliano O Estado ha annunciato
che il Brasile inizierà una negoziazione con il governo statunitense
per l'apertura di una base militare a Rio de Janeiro. Il tema è
stato toccato martedì scorso, durante un incontro tra il presidente
brasiliano Lula da Silva e Douglas Fraser, capo del Comando Sur
statunitense.
L'obiettivo ufficiale della base - ...
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Da Ciudad Juarez con amore
La strategia fallimentare del governo e la forza del narco; interrogativi importanti per il movimento
Utente: matteodean
5 / 2 / 2010
Domenica scorsa, 31 gennaio, all’alba in una strada di Ciudad Juarez, un gruppo di una ventina di persone, pesantemente armato, ha fatto irruzione in una casa privata dove si stava svolgendo una festa tra adolescenti. Un compleanno, il pretesto della riunione. Il gruppo armato, giunto sul posto a bordo di una decina di Suv neri, ha immediatamente separato uomini e donne, ...
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Chiapas ed emigrazione
Gli immigrati del Chiapas residenti negli USA ora sono un peso per le loro famiglie
8 / 10 / 2009
Negli Altos del Chiapas l’emigrazione negli Stati Uniti riversa i suoi effetti a fronte della recessione economica dall’altro lato della frontiera, e quello che sembrava un’opzione per migliorare le entrate delle famiglie indigene, si è trasformato in un peso, quasi una paradossale prigione che separa gli emigranti dal loro paese e dalle loro famiglie. Solo a Catixtik, ...
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Guerra al narcotraffico
La strategia del governo messicano tende al fallimento: i morti aumentano, droga e soldi continuano a fluire, la società paga il prezzo.
Utente: matteodean
1 / 9 / 2009
La chiamano 'guerra contro il narcotraffico'. È stata lanciata così, in pompa magna, davanti alle centinaia di telecamere dei mezzi di comunicazione che riprendevano il neo presidente messicano, Felipe Calderon, in uno dei suoi primi discorsi pubblici, verso la fine di dicembre 2006. E da allora, colui che si era presentato alle elezioni – vinte grazie ad alcune ...
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