Centinaia di studentesse e studenti, precari/e, maestri, docenti delle superiori, personale ata hanno invaso la città dando vita a mobilitazioni diffuse in tutto l'arco della giornata.
Nel mattino le studentesse e gli studenti hanno riempito le strade invadendo il provveditorato agli studi; l'onda si è trasformata, da subito, in grande mareggiata; parole determinate che immediatamente cercano di cancellare la riforma Gelmini e che provano di riscriverne un'altra, dal basso, con tutte le componenti del mondo della formazione.
Vogliono trasformare le nostre scuole
in aziende-caserma, vogliono negarci un sapere critico, pensano di
starci riuscendo a suon di tagli e licenziamenti ma non hanno ancora
compreso che questi volti travolgeranno chi si oppone ad una scuola
pubblica accessibile a tutte e tutti.
Nel pomeriggio i
lavoratori e le lavoratrici della scuola hanno promosso un sit-in in
centro città molto partecipato che si è collegato fisicamente e
simbolicamente al corteo effettuato in mattinata.
Vercelli è
stata inondata dai centinaia di corpi in movimento che si stanno
battendo per un altro modello di scuola, questo è solo l'inizio.
rete studentesca vercellese
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