Trento - Delibera Dalmaso: chi ha vinto e chi ha perso?

26 / 2 / 2010

Due cortei che hanno portato in piazza migliaia di studenti, autogestioni, presidi, iniziative simboliche che hanno rovesciato ghiaccio sul tavolo delle trattative. Dopo mesi in cui abbiamo provato in ogni modo a farci sentire chiedendo di poter decidere insieme il futuro della scuola la delibera provinciale è stata approvata.

Chi ha vinto e chi ha perso?

Avete vinto voi. Votando di notte la delibera che tante perplessità aveva sollevato avete raggiunto il vostro obbiettivo. Senza eccessivi ritardi, senza sbavature, con qualche piccola concessione che senza ipocrisia possiamo chiamare "contentino". Ma nello stesso tempo avete perso, e non solo rispetto al futuro della scuola che era in discussione.

Avete perso di credibilità agli occhi di noi studenti.

Ha perso l'autoritarismo del Dellai che chiama pappagalli gli studenti e il paternalismo stanco della mamma Dalmaso sempre pronta a segnalare gli errori degli altri.

Hanno perso tutti i contrari "per un instante", ora tornati nei ranghi della maggioranza consigliare. Dove sono finiti Bruno Dorigatti, Sara Ferrari, Margherita Cogo? Moderni desaparecidos?

Hanno perso i partiti - vecchi e inutili baracconi - che non contengono nulla, vuoti di idee e privi di coraggio. E con loro i segretari alla Lunelli, distanti per pochi minuti dalla linea del Principe per poi riallinearsi prontamente al primo richiamo.

Hanno perso gli opportunisti come il leghista Civettini, pronto a strumentalizzare la nostra lotta farneticando di un suo imminente sciopero della fame. Chiediamo a lui - e a tutti coloro che hanno provato ad utilizzare per fini elettorali le nostre mobilitazioni - di portare alle massime conseguenze le iniziative di sciopero della fame. Questo loro gesto garantirebbe quantomeno una migliore ecologia della politica.

Hanno perso i sindacati balbuzienti o muti. Ha perso la CGIL troppo impegnata ad organizzare qualche pullman diretto a Roma a contestare la riforma Gelmini o a risanare le proprie fratture in vista del prossimo congresso.

Hanno perso insegnanti e dirigenti scolastici, incapaci di uscire da una logica corporativistica che li vede attenti solo ed esclusivamente ai loro interessi.

E noi? Il voto di martedì notte ci dovrebbe inserire al primo posto degli sconfitti. Le nostre mobilitazioni non sono riuscite a bloccare la riforma, ma in tutti questi mesi siamo riusciti a divertirci - cosa che a voi risulta ormai impossibile - dando forma ad una comunità vitale composta da centinaia di studenti.

Studenti che hanno creduto per tutti questi mesi nella possibilità di aprire una discussione collettiva che mettesse al centro il futuro della scuola trentina.

Studenti che dopo avervi conosciuto - e aver conosciuto il vostro modo di comportarvi - ora sperano di poter costruire un mondo futuro che non contempli la vostra presenza. Il nostro voto nei vostri confronti non supera il 3.

Coordinamento dei Collettivi