Alessandria - La Rete per la Casa ferma l'ennesimo sfratto

11 / 6 / 2009

Questa mattina, era previsto alle nove, lo sfratto di una famiglia marocchina al quartiere Cristo in Alessandria. Uno sfratto per morosità incolpevole, causato dalla perdita del lavoro di uno dei due coniugi. Questo succede al tempo della crisi economica, con le aziende che chiudono e le persone che si ritrovano senza reddito e una famiglia con bambini da mantenere. La proprietà dell'immobile, una nota agenzia immobiliare alessandrina, si è presentata agguerrita con tanto di avvocato al seguito. La sorpresa che hanno trovato è stata la presenza di decine di famiglie e attivisti della Rete Sociale per la Casa, per nulla intenzionate ad assistere all'ennesimo sfratto in città. Dopo una serrata trattativa, è arrivata la proroga al 10 Luglio e l'accordo che lo sfratto sarà ulteriormente rinviato a Settembre, in attesa che alla famiglia in questione venga assegnata una casa popolare. Per l'ennesima volta solo l'intervento della Rete per la Casa, indagata con l'accusa di associazione a delinquere, ha permesso che non si commettesse un altro atto di violenza nella città di Alessandria. Da una parte giovani e meno giovani che difendono le famiglie, accusati di essere dei "delinquenti", dall'altra le Istituzioni che balbettano e non sono in grado di rispondere al dramma dell'emergenza abitativa, considerate intoccabili. Succede anche questo nell'Italia della crisi, che le famiglie in difficoltà hanno sempre meno voglia di voler pagare.