Grecia - Protesta contro la visita della Merkel

Collegamenti da Atene con Argiris Panagopoulos,

9 / 10 / 2012

In diretta da Atene i collegamenti con Argiris Panagopoulos per seguire la giornata di protesta contro la visita della cancelliere tedesca Merkel.

AGGIORNAMENTO ALLE ORE 19.00

Settantamila persone avevano superato i ricatti e la paura della repressione e avevano già passato i blocchi della polizia per arrivare in piazza Syntagma quando la polizia ha scatenato il putiferio per un slancio di pietre e qualche bomba incendiaria da piccolissimi gruppi di incappucciati e “anarchici”. Gli almeno settemila poliziotti che aveva schierato Samaras per proteggere “l’amica” Merkel si sono dimostrati molto pochi, perché altre decine di migliaia di ateniesi hanno sfidato la polizia e hanno cercato invano di arrivare al centro camminando a volte anche diversi chilometri.

La polizia ha fatto 12 arresti e 193 fermi nella zona di Atene, anche in posti molto lontani da piazza Syntagma- I fermati sono stati  tenuti chiusi per ore in furgoni armati da reti di protezione. Sono stati così trattenuti per ore, stipati e senza quasi poter respirare.

Alexis Tsipras, il presidente di Syriza, ha denunciato che:  “l’unica cosa che ha prodotto la visita della Merkel è confermare ancora di più che l’Europa dei popoli deve vincere sull’Europa dei Memorandum e delle barbarie. La presenza simbolica oggi ad Atene del leader della sinistra tedesca ci fa capire ancora di più che i popoli europei si devono unire perchè  le tradizioni democratiche ed europee non possono permettere che ci siano popoli interi trattati come animali da cavia”.

Samaras ha detto che la Grecia pagherà i suoi debiti e che i sacrifici dei greci non sono inutili.

Merkel ha appoggiato gli sforzi di Samaras per imporre i tagli, minacciando pero che che “la Grecia deve continuare questa marcia, perché se non lo farà oggi le cose saranno molto più drammatiche dopo”, alludendo ad un probabile fallimento del paese. Secondo la Merkel le misure di austerità dovranno guardare allo sviluppo (!), mentre ha sottolineato che la tranche successiva che dovrà ricevere la Grecia per pagare i suoi creditori doveva essere pagata già dall’estate. Lanciando cosi una freccia indiretta alle sinistre che ha avevano spinto per le elezioni anticipate. Merkel ha rifiutato di incontrarsi con Tsipras, il leader del maggior partito di opposizione, la stessa prassi che avevano cominciato i rappresentanti della Commissione Europea e dell’Ecofin alla faccia delle prassi democratiche.

AGGIORNAMENTO ALLE ORE 11.00

Centinaia di piccoli e grandi cortei continuano ad arrivare al cuore di Atene, una città militarizzata per ricevere Angela Merkel, il giorno dopo la riunione dell’Eurogrouppo e dieci giorni prima del Consiglio Europeo, dove il problema greco insieme con il resto dei problemi dei paesi del Sud Europa, Spagna e Italia comprese, rischiano di far saltare l’euro e l’architettura della Europa neoliberale.

Merkel è stata ricevuta dal primo ministro greco Samaras con tutti gli onori dovuti. Non è mancato nemmeno il tappeto rosso. Samaras ha ricevuto questo momento Merkel nel palazzo del governo, che si trova a poche centinaia di metri dal parlamento e da piazza Syntagma. Samaras aspetta da Merkel il suo sostegno ai nuovi tagli di quasi 14 miliardi e un messaggio dalla cancelliere tedesca per la vivibilità del debito greco e la riuscita del suo governo tripartito. Samaras dovrà passare la prova di fuoco dal parlamento, dove teme di perdere il sostegno forte che gli garantivano i voti dei socialisti di Pasok e quelli della moderata Sinistra Democratica. Il Pasok sembra morto e sepolto dopo l’ultimo scandalo del suo leader Venizelos, che praticamente aveva protetto gli evasori fiscali della “Lista Falciani” o meglio la “Lista Lagarde”, come è nota di più ad Atene, e le forte resistenze di una parte della Sinistra Democratica di votare a favore dei tagli e rimanere nel governo.

Non ci sono dubbi che Samaras avrà il voto del parlamento, ma il problema è quanti avranno il coraggio a votare gli tagli.

Ieri la Grecia non era un paese normale, come volevano fare credere le sue televisioni trasmettendo i soliti programmi di intrattenimento. Dopo aver coltivato la paura per chi voleva esprimere il suo dissenso alla visita di Merkel, facendo una allucinante pubblicità dei nuovi mezzi di repressione che si era fornita la polizia le televisioni controllate dallo stato e dai costruttori, armatori e banchieri che hanno affondato il paese hanno preferito le trasmissioni sportive e gli stupidi giochi per offrire almeno nella periferia greca una immagine di assoluta tranquillità.

Una gran parte degli ateniesi sa molto bene che la città è militarizzata da una esercito di almeno settemila poliziotti, venuti da ogni parte del paese, le strade piccole e grandi erano bloccate chilometri lontano da piazza Syntagma, l’ambasciata tedesca o l’albergo vicino dove è stata Merkel.

Centinaia di miglia di ateniesi pero hanno camminato chilometri per arrivare al centro. Gente e cortei si sono divisi subito dopo. La maggior parte si era spinta a piazza Syntagma, per partecipare alla manifestazione delle centrali sindacali e le forze della sinistra “plurale”. Una piccola parte si era spinta a piazza Omonoia per partecipare alla manifestazione del PAME, la specie di sindacato dentro i sindacati che controllano i comunisti ortodossi del Kke di Papariga. Gli atri due partiti di sinistra radicale, Syrtiza e Antarsya, avevano chiamato la gente a partecipare alla manifestazione in piazza Syntagma.

Di fatto piazza Syntagma è diventata gli ultimi due giorni il centro della protesta. Diecine di cortei continuano ad arrivare alle 2 passate, mentre la piazza ha ricevuto con un grande applauso il corteo dei lavoratori della compagnia elettrica DEH, che dai loro megafoni trasmettevano canzoni di resistenza interrotte dalla ultima trasmissione della Radio di Atene prima della occupazione della città dal esercito nazista:

“Qui parla la ancora libera Atene. Greci. L’invasore tedesco si trova alle porte di Atene. Fratelli tenete bene dentro la vostra anima lo spirito del fronte. L’invasore entra ad Atene con tutte le precauzioni nella città deserta di Atene che ha tutte le sue case chiuse. Attenzione: Greci tra poco questa Radio di Atene non sarà greca ma tedesca e trasmetterà bugie. Greci non ascoltatelo. La nostra guerra continua e continuerà fino alla vittoria finale”.

Gli amici di Merkel avevano pero gia cominciato a tirare gas e ad attaccare i manifestanti di piazza Syntagma. Un nuovo ciclo di resistenza ...

Atene le proteste per l'arrivo della Merkel - Inizio

Atene le proteste per l'arrivo della Merkel - Il muro