Ostuni Climate Camp a Brindisi: "Contro le guerre economiche, sociali, militari"

4 / 8 / 2023

Dopo le prime tre serate di discussione e socialità nel podere autogestito a Santa Lucia, questa mattina Ostuni Climate Camp si è spostato a Brindisi per prendere parola contro ogni forma di guerra e contro i progetti del TAP e del nuovo deposito di GNL che interessano il territorio locale.

Il camp, organizzato dalla Campagna per il Clima fuori dal fossile insieme a Movimento No TAP - No SNAM della provincia di Brindisi, Emergenzaclimatica.it e Cobas con il supporto dei Lavoratori dello spettacolo, è iniziato martedì sera con una assemblea che ha raccolto molte realtà in lotta, anche collegate online, contro le devastazioni ambientali causate dalle grandi opere che costellano l'Italia. Nell'area dibattiti del Camp, in queste prime giornate, gli approfondimenti tematici hanno indagato i nessi tra scelte politiche e gestione dei territori con uno sguardo particolare al legame tra fonti energetiche ed assetti geopolitici globali, portando naturalmente all'iniziativa a Brindisi di questa mattina.

La quale si è svolta, in due momenti: il primo davanti al Comando della Marina Militare che sottrae alla cittadinanza il Castello Federiciano o Svevo, che domina sulla zona portuale della città.

Il Castello è diventato base navale militare dal 1909 e da allora è un simbolo della guerra coloniale e della militarizzazione della città.

Ostuni Climate Camp

Se l'Italia deve diventare l'hub europeo del gas nel Mediterraneo, proprio sul territorio brindisino insistono molte infrastrutture energetiche decise dai Governi e non condivise dalle comunità locali.

Accanto al noto metanodotto TAP, che adduce il gas pompato dai pozzi dall'Azerbaigian (che sta stringendo accordi con la Russia di Putin) va portata all'attenzione la riattivazione a piena potenza della centrale a carbone di Cerano, la più grande in Italia attiva dal 1997, depotenziata in vista della dismissione a fine 2025 ma rilanciata per compensare gli effetti della guerra in Ucraina. Infine vi è la proposta di costruire presso il porto cittadino un grande deposito di GNL, gas ancora allo stato liquido stoccato in attesa di essere riportato alle condizioni per essere immesso nella rete dei metanodotti.

I lavori del TAP hanno rotto l'alveo della falda acquifera di Torre Rossa, per evitare l'allagamento della trincea di scavo del gasdotto SNAM ha svuotato con centinaia di autobotti la falda. I pozzi artesiani da cui si traeva acqua potabile si sono ovviamente trovati a secco, ora SNAM vorrebbe cavarsela con una compensazione economica, l'attuale amministrazione comunale pare incline a questa soluzione mentre il movimento No Tap chiede al Comune di Brindisi di non accettare nessun tipo di compensazione, ma di chiedere il ripristino ambientale alla condizione precedente ai lavori di SNAM.

E' questa la richiesta avanzata nel secondo momento, il presidio davanti al municipio.

Ostuni Climate Camp

Il Camp prosegue fino a domenica quando è prevista una seconda manifestazione, questa sera il dibattito dal titolo Guerra ed energia: due temi che si incrociano, domani l'assemblea nazionale della campagna per il clima, fuori dal fossile

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Link: qui i report dei dibattiti