Padova - Comunicato sui fatti del 25/5

dali sito: sindacatodeglistuden-ti.org

31 / 5 / 2011

Le misure restrittive imposte ad alcuni militanti del Centro Sociale Pedro e del Laboratorio Crack di Padova rappresentano una evidente forzatura alle regole dello stato di diritto, nel tentativo di criminalizzare, dopo le recenti vicende cittadine, tutto il movimento studentesco.
Al di là delle modalità ridicole con cui questi provvedimenti sono stati notificati, ci interessa sottolineare un nodo politico: mettere nel calderone delle imputazioni contro 6 persone azioni di protesta compiute da migliaia e migliaia di studenti nelle mobilitazioni contro la riforma Gelmini, significa voler assimilare l'intero movimento, nella sua totalità, a una questione di ordine pubblico.
Di fronte a un attacco del genere, c'è bisogno che tutto il movimento, al di là delle note differenze rispetto ad alcuni degli episodi in questione, si dimostri compattamente solidale e respinga ogni tentativo di criminalizzazione.
Il clima di repressione che si respira in città da qualche settimana sta diventando insostenibile. L'indiscutibile gravità della vicenda Aliprandi, che con il movimento studentesco non ha niente a che vedere, non può essere strumentalizzata per negare il diritto al dissenso all'intera cittadinanza.
Ci appelliamo a tutti gli studenti e le studentesse, ai lavoratori dell'università, alle forze politiche e sociali, alle associazioni, ai cittadini attivi che animano la nostra città: Padova ha già pagato troppe volte, in passato, la sua incapacità di uscire dalla spirale violenza-repressione. Dimostriamo che questa città è in grado di cambiare, che c'è uno spazio per il dissenso democratico e il dibattito aperto.

Il Sindacato degli Studenti