Padova - Fusione Acegas - Hera la democrazia non è una holding

Conferenza stampa dopo la decisione della Corte Costituzionale

21 / 7 / 2012

Si è svolta oggi a Padova la conferenza stampa "Comitato Provinciale 2 SI per l’acqua bene comune"

Molti gli argomenti trattati nel corso dell'incontro con i giornalisti a partire dalle modalità, certamnete poco chiare e prive di un pocesso democratico e partcipato della fusione, con la creazione di una New.co., tra le aziende energetiche AcegasAps con la  Hera.

Una azione di privatizzazione dei beni energetici voluta dalle aziende a partecipazione dei comuni di Trieste, Padova e Bologna che stona nel giorno in cui la Corte Costituzionale con una sentenza storica dichiara incostituzionale i termini del decreto dell'agosto 2011 del governo Monti. Un punto a favore delle milioni di persone che con il referendum hanno dato un indicazione chiara alle amministrazioni locali e a alle aziende energetiche e che maggior forza imprime alle campagne in difesa dei beni comuni.

Ancha a Padova, ricordano i membri del comitato la battaglia continua; proprio sulla questione della fusione tra le varie aziende municipalizzate e sui criteri di questa scelta è aperta la campagna "Noi paghiamo voi decidete adesso. Adesso basta!" un appello alla mobilitazione rivolto a cittadini, associazioni e sindacati a tenere alta l'attenzione sui criteri di patecipazione e democrazia necessari quando si parla della gestione dei beni comuni.

Di seguito i comunicati di oggi e l'appello "Noi paghiamo voi decidete adesso. Adesso basta!":

Oggetto: fusione Acegas Aps – Hera e sentenza Corte Costituzionale

La fusione per incorporazione di AcegasAps con Hera è un progetto che ha come risultato la finanziarizzazione di tutti i servizi pubblici locali strategici: acqua, energia, smaltimento rifiuti in vista della costituzione della grande multiutility del nord che prevede via via la fusione successiva con A2a, Iren, Linea group ecc.

Non è un progetto industriale (sembra piuttosto la somma di debiti e fallimenti) quanto un progetto politico di svuotamento della possibilità di decisione dei Comuni, e soprattutto dei loro cittadini/e, rispetto alla capacità di scelta delle comunità sui servizi pubblici locali. E’ del tutto coerente con il centralismo montiano ben interpretato dal ministro Passera che afferma la necessità dell’uscita morbida dei comuni e della politica da ogni gestione!

E’ l’interpretazione dell’uscita dalla crisi in chiave privatizzatrice, dei beni comuni, delle risorse e delle capacità decisionali delle comunità.

Indigna che il centro sinistra, al governo anche nella nostra città , scenda in campo a Roma, e giustamente, contro i tentativi di privatizzazione dell’acqua del sindaco Alemanno, che vuole svendere il 21% delle azioni di Acea, e nello stesso tempo agisca con il medesimo obiettivo a Padova, Trieste, Bologna, oltre che Milano, Torino, Genova, Reggio Emilia.

E il tutto in assenza di qualsiasi dibattito pubblico sul perchè e sull’utilità di queste scelte.

E’ un silenzio che abbiamo rotto con l’appello NOI PAGHIAMO, VOI DECIDETE e l’invio delle carto mail al Sindaco Zanonato.

Ieri, 20 luglio, la Corte Costituzionale accogliendo il ricorso presentato dalla Regione Puglia e altre regioni ha stabilito che le privatizzazioni dei servizi pubblici locali sono incostituzionali

E‘ una straordinaria vittoria per i 27 milioni di cittadine e cittadini che un anno fa lo hanno affermato votando ai referendum la cui volontà era stata calpestata sia dal governo Berlusconi che dall’attuale governo Monti.

Cosa decideranno adesso il sindaco di Padova, quello di Trieste e di Bologna?

Proseguiranno a testa bassa all’espropriazione di democrazia o si fermeranno e cambieranno percorso, restituendo alle loro comunità rispetto e attenzione?

Comitato Provinciale 2 SI per l’acqua bene comune – Padova

mail [email protected]

NOI PAGHIAMO VOI DECIDETE ADESSO BASTA

La  vicenda di questi giorni della  fusione APS -HERA e APS – Italgas conferma le logiche di  privatizzazione dei servizi locali essenziali (acqua, energia, trattamento dei rifiuti)  allontanando ulteriormente i cittadini padovani dalla possibilità di controllo e decisione sui beni comuni.
La trattativa, che apprendiamo solo attraverso i giornali, è fatta con un metodo tutto verticista  e chiuso nelle stanze dei poteri economici, che abbiamo già più volte visto in questi anni di amministrazione Zanonato.
L'idea stessa di democrazia sparisce di fronte all'interesse di azionisti e consigli di amministrazione che vengono messi al primo posto azzerando il diritto a scegliere quale gestione, quale forma per i servizi locali da parte della città intera.
Sono scelte che non possiamo delegare e per questo vogliamo lanciare un appello perchè, al di là degli schieramenti e dei conniventi silenzi che troppo spesso abbiamo visto,  si apra una discussione ed una iniziativa comune per poter decidere pubblicamente su questi temi, come si è affermato con i referendum del 12 e 13 giugno 2011

Apriamo l'azione e la discussione perchè:
- i processi decisionali tornino nelle mani dei cittadini
- la gestione dei servizi locali esca dalle logiche intrinseche delle  spa volte a salvaguardare i profitti
- il servizio idrico, come hanno affermato i referendum, sia avviato ad una reale ripubblicizzazione attraverso anche il suo scorporo
- la gestione dei rifiuti avvenga mettendo al centro la raccolta differenziata, il riciclo e il recupero abbandonando la logica dell'incenerimento, partendo dalla chiusura della prima e seconda linea    dell'inceneritore, promessa dagli attuali amministratori in campagna elettorale e finora disattesa

C'è bisogno di ognuno di noi, della creatività e azione di molti, per far sì di non restare spettatori di decisioni prese dall'alto e giustificate dalla crisi e dalla necessità di “fare cassa” su servizi che noi stessi paghiamo direttamente con le nostre bollette.

Perchè si scrive acqua  … e servizi locali e si legge democrazia!

Facciamo appello alle cittadine e ai cittadini, alle associazioni, ai comitati, alle reti, ai sindacati, ai partiti per costruiamo insieme l'iniziativa “Noi paghiamo, voi decidete”.

Comitato Due Sì per l'acqua bene comune

Per aderire all'appello  

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Noipaghiamo Voidecidete
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