Padova - In piazza contro i rigurgiti razzisti di Forza Nuova

L’estrema destra specula sulla gestione emergenziale dei migranti. Per la Padova antirazzista e antifascista è necessaria una nuova cultura dell’accoglienza.

16 / 9 / 2023

Venerdì 15 settembre a Padova, vicino all’aeroporto “Gino Allegri”, qualche centinaio di antifascisti e antirazzisti si sono radunati in presidio contro la presenza di Forza Nuova, radunatasi in opposizione al trasferimento dei migranti dalla palestra di Selvazzano all' ex caserma Allegri.

La mobilitazione lanciata da molte realtà cittadine tra cui Open Your Borders, Centro Sociale Occupato Pedro, Adl Cobas, Polisportiva San Precario, Quadrato Meticcio e Spazio Stria punta il dito contro lo spazio lasciato ad organizzazioni di estrema destra all’interno del dibattito cittadino.

Nel comunicato pubblicato dalle realtà organizzatrici del presidio si legge “L’organizzazione fascista ed identitaria accusa un governo di destra di essere poco a destra e troppo accondiscendente nel garantire gli ingressi dei migranti”.

Allo stesso modo viene criticato, dagli interventi della piazza, il sistema di gestione emergenziale degli sbarchi, fatto di soluzioni tampone e provvisorie, il quale si rifiuta di considerare il fenomeno migratorio come complesso e strutturale.

Tale gestione emergenziale viene individuata, dalle realtà presenti in piazza, nel modello dei maxi centri, il quale, dopo essere stato messo da parte, è tornato alla ribalta.

“Le strutture come i maxi centri non sono in grado di garantire un’accoglienza diffusa e virtuosa e nessun comune vuole più farsi carico di tale gestione, trasferendo continuamente centinaia di persone di luogo in luogo senza dare loro la possibilità di crearsi una vita nel territorio.” viene ripetuto in piazza.

Molti gli interventi che si sono succeduti in strada, tra cui quelli della realtà del quadrato meticcio, che hanno evidenziato la necessità di costruire percorsi di integrazione antirazzisti all’interno dei quartieri della città partendo dal basso.

Dai collettivi studenteschi è stata rivendicata la necessità di decolonizzare i saperi ed i luoghi di cultura, di rivedere i programmi e l’approccio colonialista all’istruzione ed alla ricerca.

Se la piazza antifascista ha visto un gran numero di persone mobilitarsi contro i rigurgiti razzisti di Forza Nuova, il momento chiamato dall’organizzazione di estrema destra è andato pressoché deserto, dietro ad uno striscione solo una decina di persone, blindate da un ingente schieramento di forze dell’ordine.

Il presidio si è sciolto ribadendo la continuità alla lotta per una città libera da ogni fascismo, razzismo, sessismo e per un sistema di accoglienza diverso, non basato su maxi-hub ma che metta al centro le persone e la possibilità di attraversare liberamente i confini.