Il comitato acqua bene comune Reggio Emilia verso la manifestazione nazionale del 26 Novembre a Roma

Reggio Emilia - Pullman per manifestazione nazionale "In piazza per l'acqua, i beni comuni e la democrazia"

20 / 11 / 2011

Pullman da Reggio Emilia:
partenza ore 6,30 da Piazzale Europa (parcheggio dietro stazione FS)
15 euro a persona. rientro previsto entro mezzanotte
Per info e prenotazioni:
3290780269 - 3683148833 - [email protected]

per info: comitato acqua pubblica Reggio Emilia

Il 12 e 13 giugno 27 milioni di persone hanno espresso chiaramente la volontà di non privatizzare uno dei beni comuni più paradigmatici: l’acqua. Questo risultato interrompe decenni di politiche di privatizzazione e liberismo sfrenato in Italia. Un sentimento popolare che per la prima volta afferma che “gestione privata” non è sinonimo di efficienza e convenienza, ma soprattutto che la sottrazione di un bene comune come l’acqua avrebbe rispecchiato una pesante ipoteca sulla democrazia.

Con la vittoria referendaria si staglia con forza una categoria politica che riesce ad accomunare le più diverse esperienze e soggettività: i Beni Comuni. Beni Comuni come via possibile tra la rapace gestione privata e la decadente concezione di pubblico. Definizione di bene comune che oggi riesce a contenere la difesa del lavoro dei metalmeccanici, la difesa e la riprogettazione della cultura fatta al teatro Valle di Roma, la battaglia contro il treno ad alta velocità, la lotta degli studenti per l’istruzione pubblica e cosi via.

Battaglia per i Beni Comuni come fondamenta di nuove istituzioni condivise nascenti, l’alternativa all’esistente.

Quel risultato di giugno provocò il disappunto dei mercati, della finanza e della governance bancaria europea perché lo si sarebbe potuto ripetere dappertutto. Non a caso le misure varate dal governo Berlusconi in agosto contemplano un paio di articoli che di fatto, sorvolando la questione idrica, danno il via libera alla privatizzazione di ogni servizio pubblico, come a voler dire “siamo spiacenti dell’inconveniente di giugno, era solo una questione tecnica molto circoscritta sull’acqua, siamo disponibili ed in linea con la letterina della BCE”.

Oggi la caduta del governo Berlusconi e l’avvento del governo tecnico Monti non fa che accelerare la privatizzazione del patrimonio pubblico come unica misura per arginare il debito pubblico e la messa in disparte delle ultime chance democratiche a vantaggio palese della governance della finanza internazionale.

Il 26 novembre invitiamo tutti e tutte a partecipare alla manifestazione indetta dal Forum Italiano dei Movimenti per concretizzare quello che 27 milioni di cittadine e cittadini italiani hanno affermato con il voto nei referendum del 12 e 13 giugno 2011:

- RIPUBLICIZZARE LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO

- ELIMINARE I PROFITTI SULL'ACQUA

- RIDARE CENTRALITA' AI SERVIZI PUBBLICI COME BENI COMUNI