Giornata europea per il Diritto allo Studio

Venezia - La Scuola siamo Noi!

Più di 1500 studenti sfilano per le strade di Mestre

17 / 11 / 2010

Annunciata dall'assemblea di Roma del 17 ottobre alla Sapienza, si è svolta oggi una grande manifestazione con la presenza di studenti medi, universitari, ricercatori, precari della scuola, genitori. Insieme in tutte le principali città italiane ancora una volta “uniti contro la crisi”.

Anche Venezia ha risposto alla chiamata per la Giornata Europea del Diritto allo Studio: in più di mille e cinquecento, colorati e rumorosi, hanno gridato il loro dissenso verso il D.D.L. Gelmini. Un D.D.L. ricalendarizzato alla Camera nonostante la crisi di governo. Una serie di provvedimenti che alcuni rettori “zelanti” hanno già cominciato ad applicare, prima ancora che entrino in vigore. E’ il caso di Venezia, dove diverse facoltà hanno subito, oltre ai drastici tagli ai servizi e alle borse di studio, accorpamenti selvaggi (come nel caso di Design e Arti dello Iuav) o addirittura la cancellazione effettiva di interi corsi di laurea (come Scienze e il Tars di Ca' Foscari). Impoverimento qualitativo e quantitativo, se si pensa alla precarizzazione della ricerca e alla dequalificazione della didattica. Il tutto sullo sfondo di una “guerra all’intelligenza” scatenata dalle politiche governative in materia di cultura.

Il corteo è stato inoltre caratterizzato da una forte presenza di studenti medi e precari. Uniti contro i tagli, contro la visione di una scuola razzista e classista e contro lo stanziamento tremontiano di fondi alle scuole paritarie.

Decine di interventi hanno animato il corteo, decine di palloncini lo hanno colorato. Chi non ha paura fa sentire la propria voce contro lo smantellamento generale del nostro sistema formativo.

Nonostante le cariche di Padova, nonostante l’intervento della polizia all'inaugurazione dell'Anno Accademico di Ca' Foscari e le manganellate ricevute all’arrivo di Brunetta a Venezia, gli studenti oggi non hanno avuto paura di far sentire la propria voce. Oggi si è manifestato pacificamente, senza bandiere, senza tessere di partito, contro un sistema politico incapace di dar ascolto alle critiche legittime e alle proposte di rinnovamento che da anni vengono portate avanti da studenti e precari.

La nostra scuola, la nostra università sono un bene comune, sono luoghi dove far crescere una nuova società, dove coltivare una cultura sincera e indipendente.

Coordinamento universitario Venezia