Global Beach teatro

Anagramma Via Artom

di Gianni Stoppelli e Alessandro Flora

29 / 8 / 2009

Anagramma via Artom

Diretto da Gianni Stoppelli

 Interpretato da Gianni Stoppelli e Alessandro Flora

 Testo di Gianni Stoppelli con la collaborazione di Nicola Coppo e con i contributi bibliografici di Angelo Castrovilli e Carmelo Seminara (Mirafiori la città oltre il Lingotto. Storie di via Artom e dintorni).

E’ la storia di un grande quartiere della periferia di Torino tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta.
È la storia di ragazzi, figli di immigrati operai. Ragazzi tra i tredici e i diciassette anni, che giocavano sulla strada. E’ una storia di immigrazione, di emarginazione e di violenza. Ed è anche la mia storia.
Un uomo è morto, una donna rimasta vedova e un bambino di dodici anni, orfano. Altri ragazzi, di cui non si è saputo nulla, non sono arrivati a vent’anni o, sopravvissuti a quella fase, vagano nelle patrie galere, devastati dalla droga, dalla malattia, dall’isolamento sociale.
Il 28 dicembre 2003 è stato abbattuto uno degli otto palazzi del complesso delle case di via Artom. Un altro agli inizi del 2005.
Ho voluto dare il mio contributo. Ho voluto narrare attraverso il teatro. Perché abbattuti i palazzi rimanga e sia resa memoria ai caduti, tutti.

Assistere ad Anagramma Via Artom è come partecipare ad un rito, assistere ad una catarsi.
Anagramma Via Artom è la storia collettiva di un quartiere di Torino,
trasformatosi da luogo di speranza in luogo d'indigenza.
E' la storia di come vivere in certi luoghi possa condannarti più di un destino.
Ma di più, è la storia di Gianni Stoppelli, autore e interprete dello spettacolo, e della sua
forza e capacità di sublimare il dolore arrecato e vissuto in un riscatto espressivo.

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