Generazione tradita. Raccontare i Pfas, nemici invisibili di salute e ambiente, nelle scuole del Veneto

19 / 6 / 2023

Finito a maggio 2023 il quinto anno scolastico consecutivo tra i banchi con il progetto “One health, salute e pratiche di cittadinanza attiva nella terra dei Pfas“, a cura del Gruppo Educativo Zero Pfas del Veneto di cui sono coordinatrice, su mandato del movimento No Pfas. Correva l’anno 2018.  E da allora sono settemila gli studenti incontrati e un migliaio gli adulti in 32 scuole secondarie. 

È infatti necessario dare informazioni precise ai giovani, principali bersagli delle molecole perfluorate e vittime di una campagna di disinformazione della Regione Veneto e di tanta stampa locale.

Il compito del Gruppo educativo non si limita a interventi di denuncia, ma li accompagna sempre con la ricerca di soluzioni, attivando la cittadinanza attiva, per la difesa dei diritti dei cittadini e della loro salute.  Parliamo di salute e di Pfas per collegare le due questioni all’epoca in cui viviamo, caratterizzata da cambiamenti di proporzioni enormi e senza precedenti.  Ci confrontiamo con i ragazzi su grandi questioni ambientali ed esistenziali che riguardano tutti: l’aggressione alla salute, la violenza contro la natura, il cambiamento climatico, la violazione dei diritti umani, tra cui quello del diritto all’acqua non inquinata, la platea di inquinati Pfas coinvolgente almeno trecentocinquantamila persone nel Veneto occidentale”.

La nostra è una visione olistica: una percezione della vita in cui natura e società sono integrate e la salute è una sola. Nell’epoca dell’arroganza tecnologica, abbiamo più che mai bisogno di sviluppare un pensiero connettivo che sappia ricondurci a una visione sistemica e ridimensionare il ruolo che ci siamo autoassegnati sul Pianeta. È lo strumento fondamentale, noi riteniamo, per affrontare la crisi ambientale che stiamo vivendo. Ed è uno strumento che solo l’educazione può fornire. 

Interloquiamo con una generazione tradita che scopre un modo diverso di confrontarsi con la realtà. Costruiamo con loro nuovi percorsi esistenziali in cui la linfa della ribellione emerge dal sopravvenire della conoscenza e della consapevolezza. 

Puntiamo al cambio di paradigma culturale: dare un senso compiuto alla società in cui viviamo creando una connessione tra noi, gli altri e l’ambiente di cui tutti facciamo parte, dare in altre parole un senso ecologico alla nostra esistenza, one health appunto.

Ricordiamo ai ragazzi che nessuno si salva da solo. Il confronto, la condivisione, il mettere in comune moltiplica e fa più belle le cose, dando speranza di risultati. 

E noi riponiamo la nostra speranza sui ragazzi che effettuano il progetto per aggregare altri compagni, altri giovani nella visione di un mondo migliore. 

* Dott.ssa Donata Albiero: già dirigente scolastica per 31 anni, oggi attivista nel Movimento No Pfas, coordinatrice del gruppo educativo Zero Pfas del Veneto e portavoce della associazione ecologista ovest vicentino CiLLSA.