Treviso, 31 Agosto.
Il Centro Sociale Django e il Coordinamento degli
Studenti Medi decidono di lanciare un presidio itinerante per contrastare
l’iniziativa contro il degrado di Lotta Studentesca, che in realtà cela
malamente una propaganda xenofoba e razzista. La Questura di Treviso vieta però
il centro cittadino agli attivisti del centro sociale Django, dando così di
fatto agibilità politica esclusiva al presidio fascista e razzista di Lotta
Studentesca.
La prescrizione fa divieto a qualunque attivista del centro sociale di presentarsi
all’interno delle mura cittadine di Treviso durante tutta la durata del
presidio fascista. In caso di disobbedienza alle prescrizioni è previsto un
fermo temporaneo in Questura fino alla fine della manifestazione di Lotta
Studentesca.
Gli attivisti di Django, non potendo e non volendo accettare questo tipo di
divieto e la protezione offerta dalle forze dell'ordine ai fascisti, indicono
una conferenza stampa alle ore 17.00 in piazza Duomo. La conferenza stampa
afferma con forza la volontà di disobbedire alle minacce delle forze
dell’ordine, minacce degne di un regime quali: “State attenti avete un centro
sociale da perdere, non avremo paura di spaccare qualche testa e di portarvi
tutti in questura se vi presentate in centro”. Gli attivisti lanciano inoltre
un appello alla cittadinanza ma anche all’amministrazione per prendere
posizione contro le misure arbitrarie e smisurate di Questura e Prefettura.
In concomitanza con la conferenza stampa compaiono in diversi punti del centro
cittadino degli striscioni firmati dal Coordinamento degli Studenti Medi
recanti messaggi ben chiari: “Fascists not welcome”, “Ls Fn vero degrado” e
“Treviso Antifascista!”. Come era stato promesso ai fascisti trevigiani, ogni
qual volta loro scenderanno in piazza gli studenti e gli attivisti del centro
sociale non staranno a guardare, ma saranno presenti nel centro cittadino anche
a costo di disobbedire a prescrizioni del tutto anomale.
Il messaggio degli attivisti è quindi chiaro: né Questura né neofascisti
potranno impedire l’agibilità politica del collettivo nella propria città.
Treviso è antifascista, gli alieni, quelli che devono stare fuori dalle mura,
sono i fascisti.