Riviera del Brenta - No a Veneto City

Comunicato dei Comitati Ambiente e Territorio sulla mobilitazione al consiglio comunale di Dolo

14 / 12 / 2011

Si è svolta ieri sera presso il Comune di Dolo la manifestazione promossa da CAT per contestare l'approvazione del progetto Veneto City, una vera e propria città artificiale che dovrebbe sorgere tra Padova e Venezia con effetti ambientali e socio-economici devastanti.

Questi i numeri: 715.000mq di superficie di intervento, un nuovo casello autostradale, una nuova stazione ferroviaria, 30.000 posti auto, 70.000 veicoli in più al giorno, il tutto in un'area a elevato rischio idraulico.

 Cittadini Comitati e Associazioni bloccano Veneto City.              

Una contestazione non violenta ma assordante ha reso impossibile l’approvazione dell’accordo di programma per il Polo del Terziario Avanzato. Tutto rinviato alla prossima settimana.

Un grande successo ma anche una lezione democratica a degli amministratori sempre più asseragliati nel “fortino” della politica.     

Ora la mobilitazione continua con ancora più determinazione.            

I Comitati non si arrendono.

  

Oltre 300 cittadini, attivisti e simpatizzanti di comitati, hanno “assediato” per ore in modo pacifico e non violento quello che ormai è diventato il simbolo del “fortino” della politica, ripristinando almeno per un po’ di ore il principio costituzionale secondo il quale “la sovranità appartiene al popolo” (Art. 1 Costituzione Italiana). La manifestazione organizzata ha determinato la mancata approvazione dell’Accordo di Programma su Veneto City. Un successo fatto di grande civiltà.

Lo sgombero coatto degli attivisti presenti all’interno del Consiglio Comunale,imposto dal Sindaco di Dolo dopo 5 ore di assordante contestazione, dimostra una volta di più come la vicenda Veneto City sia diventata una questione di democrazia, e non solo una battaglia per la difesa dell’ambiente e della salute.

Una manciata di Consiglieri e Assessori di due comuni, votati da meno di 8.000 persone, decidono su un progetto che avrà conseguenze pesantissime per un territorio molto più vasto e popoloso (almeno 240.000 abitanti coinvolti).

Una decisione presa non tenendo in minima considerazione migliaia di osservazioni e prese di posizione contrarie di decine di Comuni, Enti autorevoli come ARPAV e USSL 13, Associazioni di Categoria (Confesercenti, ASCOM, Associazione Consumatori, Associazione artigiani), sindacati, rappresentanti della Chiesa, gruppi regionali di opposizione, esponenti politici di Lega e PDL, Sindaci (Orsoni e Zanonato), e ben 11.000 cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare promossa da CAT e associazioni.

Insomma a favore di Veneto City sono rimasti solo i proponenti e i due Sindaci ai quali pure il Presidente Luca Zaia ha addossato ogni responsabilità.

Per di più mancano i presupposti di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dell’opera per applicare lo strumento dell’Accordo di Programma, e nemmeno la normativa nazionale ambientale in materia di Valutazione Ambientale Strategica è stata rispettata.

CAT – Comitati Ambiente e Territorio

Mobilitazione CAT al consiglio comunale di Dolo