Abbiamo
seguito con partecipazione e condivisione il percorso che in questi
mesi ha caratterizzato l'esperienza del Comitato cittadini ed operai
liberi e pensanti di Taranto. Abbiamo condiviso da subito la
mobilitazione popolare messa in campo nella città dei due mari sulla
vicenda Ilva. Una lotta che in questa fase resta la punta più
avanzata del conflitto capitale/lavoro-ambiente e che si dà la forza
a tutte le battaglie territoriali per la difesa dei beni comuni,
della dignità, dei diritti e per un' altro modello di sviluppo. Ci
siamo immedesimati nelle storie e nella rabbia di una comunità che è
stata posta sotto ricatto dalla famiglia Riva e dal governo dei
banchieri e degli speculatori. Il
tema della produzione industriale ha sempre avuto a che fare con le
nostre lotte sul territorio della Campania. Già, in Campania, dove
l'ultima grande produzione industriale, quella dell'Italsider di
Bagnoli, ha cessato l'attività all'inizio degli anni novanta. Eppure
gli scarti industriali di buona parte del paese, frutto di una
produzione già di per sé inquinante, hanno trovato comodo alloggio
proprio qui da noi. I recenti studi del professor Antonio Giordano,
ci dimostrano come sia ormai scientificamente evidente il legame tra
aumento dei tumori e sversamento degli scarti industriali nella
nostra regione, dove il tasso di mortalità è ampiamente al di sopra
della media nazionale. Proprio lo scorso 6 ottobre abbiamo lanciato
insieme a medici e giornalisti la campagna #StopBiocidio che
rivendica indagini epidemiologiche su tutto il territorio regionale,
un piano straordinario per le bonifiche ed il potenziamento del
servizio sanitario in materia di prevenzione e cura dei tumori. Una
campagna di lotta che investe ovviamente anche il tema della
produzione industriale – come si svolge, cosa produrre e perchè –
e della riqualificazione dei territori.
La campagna sul biocidio
in corso in Campania unita alle mobilitazioni tarantine ed alle mille
altre battaglie ambientali nel paese ci riconsegna la responsabilità
di fare rete tra queste esperienze, di costruire un piano comune di
lotta che sappia essere valore aggiunto per ogni battaglia e che
sappia tracciare il nuove coordinate per le lotte al tempo della
crisi. Sopratutto nel Sud dove le esperienze di conflitto sociale e
di lotte ambientali spesso fanno più fatica che altrove a trovare
sinergie e collaborazioni.
Saremo
a Taranto Sabato 13 ottobre per partecipare alla manifestazione
indetta dal Comitato Operai e Cittadini Liberi e Pensanti, per
permettere ad una delegazione dei nostri comitati di poter
partecipare attivamente alla mobilitazione popolare tarantina e di
poter così gettare un ponte tra le sue sponde del mezzogiorno.
Unire
le lotte contro i veleni non è solo un auspicio ma è una pratica.
Rete
Commons
Comitati di Chiaiano, Marano e Mugnano