Si vince e si può vincere ancora vedendo, valorizzando, creando e organizzando la potenza in comune.

Pontecagnano (SA), ha vinto. Ha cancellato dal suo territorio la centrale termoelettrica

L’ha fatta inghiottire ai porci politici e ai loro amici di casta che volevano accumulare fortune e potere sull’aria e sul sangue di questa città.

24 / 10 / 2010

Pontecagnano, città in provincia di Salerno ha vinto. Ha cancellato dal suo territorio la centrale termoelettrica.  L’ha fatta inghiottire ai porci politici e ai loro amici di casta che volevano accumulare fortune e potere sull’aria e sul sangue di questa città. I parassiti politici e non del termoelettrico le hanno prese di santa ragione. Fanno finta di niente, non dicono niente, per nascondere la loro sconfitta e per non perdere la faccia, ma, come si dice da queste parti, “a bott’ è  n’corp”. Ed il danno subito dai porci è stato grosso hanno perso decine e decine di milioni di euro e un domino asfissiante sul territorio. Stanno ancora piangendo chiusi nelle loro belle e costose case.

La vittoria contro la centrale è una vittoria STORICA per e di Pontecagnano e di tutta l’umanità dovuta, sopra tutto, ad una grande e intelligente lotta che ha saputo scovare, vedere, valorizzare, creare e organizzare la potenza del comune all’umanità, assemblandola, innescandola e facendola esplodere con tremenda (per i potenti ed i ricchi) bellezza che ha partorito una vittoria che si può definire epocale, nel senso che l’installazione della centrale avrebbe imposto un’epoca irrespirabile per questa città e non solo.

Tutta l’umanità di Pontecagnano deve imprimere nel proprio cervello, assimilare nei propri corpi e appassionarsi per questa vittoria. Non dobbiamo farcela cancellare dalla memoria dai porci ricchi e potenti che vogliono controllare la nostra vita, riempiendoci la testa di inessenzialità, futilità e sciocchezze, facendoci credere che siamo niente.

Questa vittoria deve diventare un mito. Deve diventare una favola da raccontare ai nostri figli e nipoti, affinché capiscano che le loro madri e i loro padri, i loro zii e loro nonni gli hanno fatto il regalo più bello del mondo. Quello dell’aria respirabile. Primo con l’acqua dei beni comuni.

Che cento poeti, declamino. Che cento cantanti, cantino. Che cento scrittori, scrivano. Che cento artisti, creino. Che cento ultras inneggino insieme alle moltitudini, alla potenza e alla bellezza di una comunità in lotta che conquista aria e vita, che si racconti una storia vera di lotta e di vittoria, la storia di un vero Davide, la comunità di Pontecagnano, che schiaccia e deride il Golia delle caste dei politici

CI STA’, SI SENTE, LA POTENZA IN COMUNE E ONNIPRESENTE.

Occorre solo scovarla, vederla, valorizzarla, organizzarla, innescarla e farla esplodere. Sull’onda di questa  vittoria di Pontecagnano possiamo affermare a chiare lettere che stiamo CON TERZIGNO SENZA SE E SENZA MA e che stiamo ancora cospirando (cioè respirando insieme) e affilando le armi della resistenza e della lotta per una nuova grande vittoria contro l’installazione di un inceneritore, nuovo pericolo sociale che minaccia ancora queste zone, che è, lo sappiamo, un’altra tigre di carta, uno spauracchio di fronte alla nostra potenza in comune?

Testo dott. nessuno in Salerno, 24 ottobre 2010, cercando di far respirare ancora i propri figli. F.i.p.

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