Le forme di espressione che abbiamo scelto daquando è nata Lucha y Siesta sono state molteplici,sin dal primo giorno non abbiamo potuto fare a menodi comunicare al quartiere la nuova presenza.Con la necessità di parlare e di ascoltare abbiamoorganizzato molte assemblee, grazie alla voglia di farecultura abbiamo allestito mostre, proiezioni e proposteper la lettura, certamente non è mancata la vogliadi divertirci promuovendo concerti musicali e piccolefeste per tutte/tutti.Oggi Scenica_Mente nasce grazie al fondamentalecontribu-to di chi ha creduto in questo progetto, di chiha voluto portare il teatro in un luogo non convenzionaleaperto agli artisti e al pubblico che ha voglia digodere del proprio diritto alla cultura la cui sopravvivenzaè oggi in pericolo, minacciata da politichemalsane e clientelismi.Convinte che lo spazio conquistato debba viverefacendo proposte nuove e sperimentando percorsialternativi , siamo felici di ospitare l’arte teatrale e leenergie di chi la muove anche in maniera coraggiosain questo spazio diverso.
Programma:
Tutti i giorni
Ore 18:00 Aperitivo + “Acenseur pour l'echafaud” (funky-jazz))
Giovedi 23 settembre:
Ore 20:00 Donne di Teatro, Donne di R(Esistenza)
Letture con Francesca Baragli, Sara De Marchi, Vania Lai e Gioia Salvatori
Letture tratte dal libro "Donne di teatro e cultura della r(esistenza) a cura di Maria Ficara
Il libro raccoglie racconti di lotta artistica, professionale e
personali di attrici, registe e artiste di teatro di tutto il mondo,
pubblicati in oltre dieci anni dalla rivista internazionale "The Open
Page".
Ore 20:30 Un applauso per…?
La Compagnia deGRADA
di Virginia Vassura e Andrea Standardi
In un miscuglio grottesco fra teatro e televisione, una serie di
personaggi si trovano ad affrontare estenuanti prove che gli
permetteranno, forse, di raggiungere il fatidico ed agognato "premio
finale" di un programma televisivo.
Storie al limite dell'umano, che si mescolano tra loro in un mix di
realtà- finzione, verranno presentate al Pubblico - protagonista ed
antagonista allo stesso tempo -, spremute fino ad ottenere il succo più
atrocemente veritiero.
Uno spettacolo che diventa gioco per chiunque ne faccia parte, un
godimento ludico che fa presa sul desiderio di spiare i lati più oscuri
della vita, e tentare di ridere, o almeno sorridere, del paradosso
esistenziale.
Alla fine, solo lo spettatore potrà decidere chi ne uscirà vincitore.
Ore 21:30 Sangue dal naso
Teatro delle Condizioni Avverse
Montopoli di Sabina (Rieti)
con Andrea Maurizi
luci e audio Valentina Piazza
Tratto dal libro“ Genova nome per nome” di Carlo Gubitosa
Un viaggio dettagliato, una narrazione serrata e documentata dei fatti del luglio 2001.
L'attore che deve interpretare il monologo fa riferimento alla sua
memoria visiva per far vedere allo spettatore quello che lui stesso sta
vedendo. Questo avviene per coinvolgere maggiormente lo spettatore. La
narrazione dei fatti parte da lunedì 16 luglio 2001 e termina domenica
22 luglio 2001, con particolare attenzione alle giornate di venerdì e
sabato.
Lo spettacolo è volutamente aggiornato al 2004, perché crediamo che la
verità su Genova non debba essere cercata nell'esito dei processi ma sia
una visione personale, una personale ricerca.
Venerdì 24 settembre:
Ore 20:00 Cassandra va a morire …
Monologo liberamente ispirato all’Oresteade di Eschilo e alla riscrittura di P.P.Pasolini.
Cassandra: Maria Grazia Adamo
Coro: Beatrice Di Cataldo, Serena Borelli, Valentina Illuminati
Cassandra, la figlia di Ecuba e di Priamo, la sacerdotessa di Apollo, la veggente, attende nella fortezza di Micene, davanti alla porta dei leoni, che il suo destino si compia. Agamennone, il vincitore che l’ha condotta con sé da Troia distrutta, ha già varcato la soglia oltre cui lo attende la morte per mano di Clitennestra, la sua sposa. Cassandra è rimasta in attesa, nella cesta di vimini sul carro. La gente di Micene fa ressa per vederla, attornia il carro, ne conosce la fama di veggente e preme perché l’auriga l’interroghi sul futuro della città.
Ore 21:30 Chiudete bene la porta
monologo teatrale adattato e diretto dal regista Giles Smith ed interpretato da Beatrice Presen.
Ispirandosi a nove storie tratte dal testo La Vendetta di Agota Kristof, Giles Smith ha creato un unico personaggio per indagare sulla casualità e sul caos della vita. Sul palco sta una sedia e una persona che racconta di sè- Perché? Cosa succede? Perché parla? Perché è lì? Piano piano si comprenderà che qualcosa di strano sta per accadere
Sabato25 settembre:
Ore 20:00 Flamenco con “El Mirabras”
di Clara Berna
Nasce a Roma nel 2001 come Atelier di danza flamenco per diffondere
le danze tipiche, le usanze e la cultura dell'Andalusia, terra materna
della fondatrice, la ballerina, attrice e coreografa Clara Berna. Si
trasforma poi nell'Associazione Culturale senza fini di lucro EL
MIRABRAS, come punto di riferimento, soprattutto per i giovani, per la
diffusione e lo studio della cultura delle tradizioni popolari, del
folclore e degli usi e costumi dei popoli che si affacciano al
mediterraneo, soprattutto della Spagna e nella fattispecie
dell'Andalusia, attraverso il flamenco, la danza, il teatro la musica e
la letteratura.
EL MIRABRÁS è un’antica danza di gruppo in un patio andaluso: danza che
risveglia passioni e che svolge nel flamenco il gioco della
sensualità, il suo doppio profilo, la testa e la croce.
Ore 21:00 Antonietta Pirandello nata Portulano. Dialogo mancato con Luigi
di Marina Argenziano con Maria Paola Conrado e Paolo Orlandelli
“Nella mia ormai più che ventennale frequentazione di Luigi Pirandello,
mi veniva spesso incontro la figura di Antonietta Portulano, moglie
dell’autore, con la sua fragilità psichica, che andò accentuandosi in un
tragico crescendo. Creatura fragile, senza una sua dimensione, senza
una sua precisa identità – come spesso accadeva alle donne (soprattutto
in Sicilia) tra Ottocento e Novecento – Antonietta mi sembrava l’anello
debole che si spezza.
Vista prevalentemente come una presenza che aveva portato sofferenza
intorno a sé […]Senza la difesa dell’arte, come avvenne invece per il
marito.
Ne è nato questo “dialogo mancato”, in cui i protagonisti esprimono ognuno la sua prospettiva senza possibilità di incontro."
Ore 22:00 Siamo sempre stati Qui
di e con Paola Calogero
Giulio ed Edna.
Sono i “diversi” di cui tutti parlano, a paese di Qui.
La voce del Paese è mutevole, racconta, sostiene, condanna.
Una figura misteriosa muove lo spazio scenico, forse guida le
azioni dei personaggi con una sapienza che vede oltre lo spazio e il
tempo di Qui. Quattro voci per una sola attrice, che narrando la
separazione, gioca alla ricerca dell’integrazione di parti di sé.