Intervento
netto di 20 miliardi, lordO di 30. Rivalutazione delle pensioni: si
salvano solo quelle sotto 900 euro. Prelievo sui capitali scudati. Circa
10 miliardi di maggior gettito dalla tassazione sulla casa. Ecco tutti i
punti:
- PENSIONI 1: Aumento dell'età delle donne a 63 anni
Si accelera sull'aumento dell'età di vecchiaia delle donne dipendenti
del settore privato. Dal 2012 andranno in pensione a 63 anni mentre
entro il 2018 saranno a quota 66 come gli uomini (l'età salirà a 64 nel
2014, 65 nel 2016). Alle lavoratrici pubbliche si chiedono 66 anni dal
2012). Lo scalino tra 2011 e 2012 sarà quindi di due anni dato che
quest'anno le donne dipendenti del settore privato uscivano a 60 anni
più 12 mesi di finestra mobile (quindi a 61). Per le donne sarà prevista
una fascia flessibile per il pensionamento tra i 63 e i 70 anni mentre
per gli uomini sarà tra i 66 e i 70. Inoltre, è previsto un aumento
delle aliquote contributive degli autonomi di 0,3 punti ogni anno per
arrivare a due punti in più nel 2018 (adesso sono al 20-21% per i
commercianti e gli artigiani).
- PENSIONI 2: Aboliti di fatto i trattamenti di anzianità
Abolite le cosiddette quote (età più contributi) e per i dipendenti
dal 2012 sarà possibile uscire dal lavoro in anticipo rispetto all'età
di vecchiaia solo con almeno 41 anni di contributi per le donne e 42
per gli uomini. Per gli autonomi si andrà in pensione con 41 anni e
mezzo di contributi per le donne e 42 e mezzo per gli uomini. Scompare
il meccanismo della "decorrenza" di 12 mesi per i dipendenti e 18 per
gli autonomi previsto dalla manovra 2010 a partire dal 2011 che
allungava di fatto i tempi per l'accesso al pensionamento. Il periodo
sarà però assorbito nei requisiti che per la vecchiaia degli uomini
dipendenti saranno dall'anno prossimo quindi pari a 66 anni (65 anni
attuali più 12 mesi di finestra). Gli autonomi andranno in pensione a 66
anni e mezzo (andavano a 65 ma a questi si aggiungevano 18mesi di
attesa di finestra mobile).
- IRAP: più bassa per chi assume giovani e donne
Il Governo ridurrà l'Irap alle aziende con dipendenti giovani e donne.
In particolare, l’intervento avviene attraverso la deducibilità
integrale dell'Irap-lavoro, in modo da favorite le imprese che assumono
lavoratori e lavoratrici, per un importo pari a 1,5 miliardi di euro nel
2012 e 2 miliardi nel 2013 e nel 2014. Vengono previsti con l'Irap
interventi a favore di donne e giovani per un miliardo di euro per
ciascuno degli anni del periodo considerato. Ed ancora, con
l'introduzione del meccanismo denominato Ace di favore fiscale alla
raccolta di capitale di rischio, in modo da favorire la
patrimonializzazione delle imprese, si interviene con un'ulteriore
azione il cui valore viene quantificato in 1 miliardo di euro nel 2012,
1,5 nel 2013 e 3 nel 2014.
- ICI: si chiamerà Imu con estimi coma da mercato
Ampiamente annunciato, il ritorno dell’Ici sulla prima casa, anche se
con altro nome, è previsto nella manovra economica già a partire dal
2012. Il comunicato di palazzo Chigi non fornisce dettagli, ma
indiscrezioni parlano di un’aliquota dello 0,4%. L'istituzione
dell'imposta municipale è così anticipata, in via sperimentale, a
decorrere dal 2012 ed è applicata fino al 2014. L'andamento a regime
dell'imposta è fissato al 2015. L'aliquota ordinaria dell'imposta è in
realtà pari allo 0,76% sulla rendita catastale, ed i Comuni potranno
aumentarla o ridurla sino a 0,3%. Ma, come detto, nel caso della prima
casa e delle relative pertinenze l'aliquota è invece ridotta allo 0,4%.
Rendite catastali: estimo più 60%. Vale a dire come per il mercato.
- EVASIONE: Pagamenti "in chiaro" e fatture elettroniche
La soglia per la tracciabilità dei pagamenti scende dagli attuali
2.500 euro a quota 1000 euro. La riduzione, assieme all'obbligo di
fatturazione elettronica, è una delle misure per contrastare l'evasione
fiscale. È previsto anche che gli stipendi, le pensioni e «i compensi
comunque corrisposti dalla pubblica amministrazione centrale e locale e
dai loro enti, in via continuativa a prestatori d'opera e ogni altro
tipo di emolumento a chiunque destinato, di importo superiore a
cinquecento euro, debbano essere erogati con strumenti diversi dal
contante». In arrivo anche un super-prelievo su auto di grande
cilindrata, 20 euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore
a centosettanta Kilowatt. La tassazione sul lusso riguarda anche
imbarcazioni, aerei e elicotteri privati.
- IVA: Sale di due punti da settembre 2012
Alla fine ha prevalso l’esigenza di far cassa, e così anche un
provvedimento come il rincaro dell’Iva, fortemente indiziato di avere
effetti recessivi sull’economia, è stato varato dall’esecutivo. A
piccola consolazione dei consumatori, colpiti tutti con buona pace del
principio dell’equità, c’è il differimento dell’aumento, con l'imposta
sul valore aggiunto che salirà di due punti percentuali a partire dal
secondo semestre dell’anno prossimo. Un incremento, peraltro, a largo
raggio visto che non dovrebbe riguardare soltanto l’intervento sull'Iva
ordinaria, che salirà quindi dal 21% al 23%, ma anche, capitolo ancor
più delicato, quella agevolata che dall'attuale 10% sarebbe quindi
destinata ad arrivare al 12% a partire dal primo di settembre del 2012.
- POLITICA: Tagli alle Province, spariscono le Giunte
Il governo ha adottato un decreto legge che verrà sottoposto al capo
dello Stato dove viene deliberato che l'organizzazione delle province
sia profondamente modificata. «Non abbiamo il potere di cancellare le
province - ha detto il premier - ma asseconderemo iniziative
legislative costituzionali in questo senso». Con il decreto si rivede
l'organizzazione dei consigli provinciali che saranno solo di 10
componenti eletti da consigli comunali e dai territori. Vengono poi
eliminate le giunte provinciali. Inoltre, sempre in tema di costi della
politica, Mario Monti ha annunciato la rinuncia ai suoi compensi come
presidente del Consiglio e ministro delle Finanze: «Mi è sembrato
doveroso in un momento in cui vengono chiesti sacrifici ai cittadini».
- SANITA' E TRASPORTI: Aumento delle accise e addizionale Irpef
Non ci sarà il taglio di 2,5 miliardi di euro (108 miliardi) al
Fondo sanitario nazionale: maggiori entrate per la sanità dovrebbero
arrivare da un intervento su Irpef (le addzionali locali) «concordato
con le Regioni ma perequato a livello nazionale». E anche sul trasporto
pubblico locale, le Regioni sembrano averla spuntata: avrebbero infatti
ottenuto dall'esecutivo l'assicurazione di un aumento dell'accisa sui
carburanti dello 0,038% con la quale finanziare il trasporto che
altrimenti, dal 1 gennaio, dicono da tempo i governatori, è in serio
pericolo. Manovra quindi sulle addizionali Irpef mentre a dispetto delle
anticipazioni della vigilia non ci sarà alcun aumento dell’aliquota
sui redditi oltre i 75mila euro. «Alzare l’Irpef- ha spiegato Monti -
sarebbe stata la via più semplice di gravare sui soliti noti».
- AUTHORITY: Scure dalla Consob all'Antitrust
Taglio dei componenti dell’Authority, dalla Consob all’Antitrust. Più
precisamente i numero dei componenti dell'Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni è ridotto da otto a quattro, escluso il presidente;
quello dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture è ridotto da sette a cinque, compreso il presidente.
Quello dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas è ridotto da
cinque a tre, compreso il presidente, come anche quello dell'Autorità
garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) e quello della
Commissione nazionale per la società e la borsa (Consob). Tagli anche
per il numero dei componenti del Consiglio dell'Istituto per la
vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo, ridotto
da sei a tre.
- RENDITE FINANZIARIE: prelievo dell'1,5% sui capitali rientrati
Il decreto « salva Italia» prevede anche una misura che era sfuggita
alle indiscrezioni della vigilia, un’imposta una tantum sui capitali a
suo tempo rientrati nel nostro Paese grazie al discusso meccanismo dello
scudo fiscale. Si tratta di un prelievo dell’1,5% che, applicandosi ai
circa 100 miliardi di euro ritornati in patria, garantirà anche un
gettito di dimensioni cospicue. «Questi interventi - ha dichiarato il
premier Mario Monti - hanno valore di giustizia e di contributo al
sacrificio». Non solo, nell’ottica di un maggiore impegno al risanamento
della «ricchezza finanziaria», il governo ha deciso di estendere
l'applicazione del'imposta di bollo, che nella manovra estiva era
limitata ai conti correnti, ai titoli e ad altri prodotti finanziari.
SPECIALE MANOVRA: ecco cosa cambia
5 / 12 / 2011