Nessun uomo è illegale, il razzismo è per tutti uguale!

Dibattito su immigrazione e pacchetto sicurezza @ CSOA Cloro Rosso Taranto

Utente: Spartanrash
17 / 9 / 2009

Lo scorso luglio è stato approvato in terza lettura parlamentare il ddl 733-bis, il famigerato pacchetto sicurezza.
Dopo un inverno e una primavera di perplessità e proteste da parte di autorevoli organizzazioni nazionali e internazionali che si occupano di diritti umani, il parlamento ha licenziato uno dei provvedimenti più pericolosi di questo governo, tanto che la Commissione europea, per bocca del commissario europeo alla giustizia Jacques Barrot, ha dichiarato di riservarsi di analizzare attentamente il pacchetto sicurezza, per vagliarne la compatibilità con le normative Ue, ricordando che le nuove norme non possono comunque essere applicate ai cittadini Ue.
Punto principale del provvedimento è l’introduzione del reato di clandestinità che, oltre a imporre una sanzione che va dai 5 ai 10 mila euro, trasferisce sul piano penale l’ingresso irregolare sul territorio italiano. Il che significa che i pubblici ufficiali, quindi anche medici e presidi, saranno tenuti a segnalare il potenziale «criminale» dei migranti privi di permesso di soggiorno. Il decreto prevede anche un aumento del periodo di detenzione dentro i Centri di identificazione ed espulsione [Cie] da 60 a 180 giorni.
In questo modo, la nuova legge mette a repentaglio la salute di migliaia di migranti irregolari, che rinunceranno così a rivolgersi alle strutture sanitarie, com’è del resto già accaduto in questi ultimi mesi, fenomeno evidenziato dagli stessi medici, preoccupati anche per il rischio di epidemie.
L’obbligo di presentare il permesso di soggiorno per ogni atto di stato civile rende generalizzata la possibilità di denuncia, ma soprattutto va a ledere alcuni dei diritti fondamentali della persona come la registrazione delle nascite, creando un esercito di «bambini invisibili» che, privi di ogni tutela, diverranno facili prede delle organizzazioni criminali. A rischio anche l’emersione dal lavoro nero, proprio in quei settori che poggiano per la quasi totalità sullo sfruttamento di manodopera irregolare, sottoponendo al rischio di denuncia i testimoni, se privi di permesso di soggiorno.
Il decreto introduce anche una tassa più che proibitiva, 200 euro, per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno, comunque subordinato al superamento di un test linguistico. Maggiori difficoltà per ottenere la cittadinanza, come pure nuove restrizioni per i ricongiungimenti, fino all’introduzione del permesso di soggiorno a punti, che mira a colpire anche i migranti regolari.
Non solo. Il decreto prevede l’introduzione delle «ronde» (si legge nel testo: «le associazioni di cittadini organizzati potranno collaborare con le forze dell'ordine») , oltre a nuove sanzioni penali per i graffitari, che dall’entrata in vigore del decreto rischiano fino a un anno di carcere, la reintroduzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, nonchè l’istituzione di un registro dei senza fissa dimora.
Un cocktail già di per se esplosivo, ma ben più pericoloso se messo a sistema con il trattato italo-libico entrato in vigore il 14 maggio, che ufficializza i respingimenti collettivi, riportando al punto di partenza persone in fuga da guerre e oppressioni, senza dar loro modo di presentare regolare domanda di asilo politico, e mettendo nuovamente a repentaglio le loro vite.
Per tutte queste ragioni il Csoa Cloro Rosso ritiene opportuno focalizzare l’attenzione sul delicato problema dei migranti e dell’integrazione, alla luce dell’evidente deriva securitaria e xenofoba che compromette i diritti fondamentali e le regole della democrazia .

DIBATTITO SU PACCHETTO SICUREZZA E DIRITTI DEI MIGRANTI
Venerdì 25 Settembre ore 18:00 presso il Csoa Cloro Rosso

Interverranno:
Ornella Bellucci, giornalista del Manifesto
Filomena Principale, segretaria CGIL Taranto
Anna Conte, responsabile gruppo 214 Amnesty International.


Al termine del dibattito proiezione del film “Nuovomondo”.