Spagna - Mobilitazione il 12 maggio

Nell'anniversario del 15M i movimenti scendono in piazza

9 / 5 / 2013

Si stanno preparando le mobilitazioni in Spagna intorno all'anniversario del 15M, il 9 maggio sono scesi in piazza a migliaia in tutte le città spagnole per difendere l'educazione pubblica.

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ARTICOLO SULL'ANNIVERSARIO DEL 15M

“Questo non è un anniversario, ma la continuazione dei due anni di mobilitazione”. Con questa idea di fondo, collettivi organizzati sotto l'ombrello del 15M a Madrid (assemblee di quartiere, gruppi della marea bianca, Yayoflautas, Toma la Facultad o la campagna Toque a Bankia, tra gli altri) hanno presentato questa mattina il programma d'azioni di protesta que culminerà con una grande manifestazione il giorno 12 con lo slogan: "dall'indignazione alla ribellione : “escrache” il sistema", che includerà azioni, blocchi e assemblee aperte, e che sarà attraversata dalle mobilitazioni negli stessi giorni dalle mobilitazioni sul tema dell'eduzaione e della scuola pubblica. I collettivi del 15M hanno voluto sottolineare che questi due anni di mobilitazioni hanno portato dei frutti.

“Ci dicono che le mobilitazioni non servono e noi siamo qui per dire che sono servite”, ha detto una delle portavoci nella conferenza stampa, prima di continuare dicendo: “Più di 600 sfratti bloccati, una denuncia popolare che ha portato all'allontanamento di 33 consiglieri di Bankia, servizi di urgenza salvati dalla chiusura grazie alle pressioni, etc ..”. E in conclusione ha affermato: “non sappiamo fino dove sarebbero arrivati i tagli e l'austerità se non ci fossero state le mobilitazioni”.

La “marea blanca” farà conoscere domenica a Sol i risultati della consulta sulla privatizzazione, a cui hanno partecipato 216.000 persone.

Le azioni collegate al maggio 2013 sono cominciate la scorsa domenica con “la consulta ciudadana de la marea blanca” - il movimento sociale sorto a Madrid sopo che il Governo regionale aveva annunciato il 31 ottobre i suoi piani di vendita degli ospedali-.

Il portavoce della consulta cittadina, Enrique Martín, ha annunciato che i risultati definitivi del referendum non ufficiale sulla privatizzazione proposta dal Governo di Ignacio González sranno diffusi

alla Puerta del Sol la sera stessa del 12 di maggio, al termine della manifestazione.

Toque a Bankia: una movilización “cansina y creativa”

Giovedì 9, in contemporanea con lo sciopero generale dell'educazione promosso dai sindacati, AMPAS e da organizzazioni studentesce ci sarà anche una mobilitazione creativa e pacifica per bloccare le sedi della Bankia. La iniziativa Toque Bankia si svolgerà anche in altre città oltre Madrid. , come si sta organizzando da due mesi.

“Bankia per noi è un esempio molto chiaro della gestione delle banche: si socializzano le perdite e non i guadagni” ha segnalato la portavoce del Grupo de Trabajo (GT) de Economía, uno dei 30 gruppi e assemblee di quartiere che animerà le “ágoras” (incontri pubblici) che sono previsti la sera del 12 maggio dopo la manifestazione ed i giorni 18 e 19 in vari luoghi vicini a Puerta del Sol. Da “Economía Sol” si sottolinea che la mobilitazione è già servita perchè “una parte molto importante della popolazione capisca che quello che succede è colpa della connivenza tra il potere politico e il potere finanziario”. In questo senso la GT insiste nella richiesta di derogazione dell'articolo 135 della Costituzione Spagnola, pafatto dal PP e PSOE nell'agosto 2011, e che fissa la priorità del pagamento del debito di fronte al altre voci del bilancio generale dello Stato.

Con la domanda di base "E' possibile una marea della cultura?" venerdì 10 l'15M ha convocatoun blocco al “patio central de Museo Reina Sofía” per iniziare a discutere le linee di lavoro e discorso intorno alla precarizzazione e privatizzazione della cultura su cui si stanno tagliando i fondi.

Nella stessa linea non corporativa e trasversale che anima il resto delle azioni il testo della convocazione chiama alla partecipazione dei lavoratori insieme a tutte le persone che pensano che "la cultura e la comunicazione siano temi comuni, importanti e imprescindibili per la democrazia".

Tratto da Diagonal