Protezione, dignità ed accoglienza degna!
Oggi lunedì 20 giugno si celebrerà in tutto il mondo la
giornata mondiale del rifugiato. Da alcuni mesi l’Italia è
la meta di chi fugge dalla guerra in Libia che il nostro paese
contribuisce a produrre, nonché di tutte quelle persone che a causa
delle grandi trasformazioni in Nordafrica, a partire da quei conflitti ed
instabilità, vedono nel diritto di scelta e di autodeterminarsi la
possilità di costruirsi un futuro...
Da febbraio ad oggi, da Lampedusa a Ventimiglia, il Governo ha risposto alla domanda di protezione ed accoglienza di queste persone istituendo per decreti lo stato di emergenza e di polizia (in deroga alla Costituzione e alle normative internazionli), affrontando la questione degli arrivi e delle presenze dei migranti, provenienti dalla Tunisia o dalla Libia, in un’ottica di eccezionalità, temporaneità e confinamento. Lo dicono anche le ultime affermazioni del Ministro dell'interno Maroni a Pontida sulle rivendicazioni dei respingimenti, nonché il nuovo decreto legge, preannunciato dallo stesso ministro, che prevede il ripristino degli accordi "Italia/Libia" - Frattini ha già firmato l'accordo sui respingimenti con il Consiglio provvisorio di Bengasi per il controllo delle coste libiche - insieme e il prolungamento della detenzione nei Cie e nei Ciet a 18 mesi.
Tra dichiarazioni sempre più discriminatorie e disumane, tutta l’operazione (per cui il Governo ha promesso 100 milioni di euro!) è stata affidata alla Protezione Civile Spa, suggellando il passaggio del piano d'accoglienza da materia sociale a materia di catastrofe.
Per queste ragioni questa mattina nella giornata mondiale del rifugiato abbiamo calato e attaccato alcuni striscioni nel centro cittadino per chiedere che anche nella nostra Provincia:
-
si passi dall'emergenzialità e temporaneità ad un piano chiaro e
definito di prassi e percorsi per queste persone evitando che l'unico orizzonte
possibile sia quello del rimpatrio assistito o della continua
produzione di clandestinità
- l’apertura di spazi di accoglienza aperti alle associazioni che possano in futuro rimanere patrimonio comune per questa città riutilizzando strutture alberghiere dismesse o strutture di proprietà degli Enti locali lasciate in stato d'abbandono
- venga subito rilasciato a tutti i nuovi migranti provenienti dalla Libia un permesso per protezione umanitaria a prescindere dall’esito della valutazione della Commissione Asilo
- venga riconosciuto il diritto al permesso per motivi umanitari anche ai cittadini tunisini arrivati dopo il 5 aprile
- vengano garantiti diritti e percorsi di inclusione certi e definiti con la presenza di mediatori linguistici dei paesi di origine
Welcome! Indietro non si torna! Libertà di scelta per
tutti i migranti!
Lab.Paz Project - Rimini
Leggi l'appello nazionale "20 giugno 2011 - Mobilitazione nazionale contro il confinamento e per l’accoglienza degna"