Oggi, a Roma, una piazza eterogenea, attraversata da persone di ogni età ha partecipato alla manifestazione promossa da Emergency. Musica e parole legate da un filo comune: il ripudio della guerra e l’affermazione del rispetto della dignità di tutti. Dagli Assalti Frontali a Moni Ovaia e, ovviamente, Gino Strada, tutti hanno ribadito la necessità di opporsi ad una politica che calpesta diritti e dignità, necessità che deve essere agita sia dagli italiani che dai migranti, come ha chiesto esplicitamente Laila, tunisina, perché accomunati dalla stessa negazione dei diritti fondamentali.
Mentre a Roma giunge al termine la manifestazione arrivano le notizie da Manduria: i migranti stanno fuggendo in massa, hanno voluto la libertà nel loro paese e sono arrivati qui per salvaguardarla e non perderla, né in mare o nelle tendopoli, tantomeno nei CIE o nei CARA militarizzati per l’occasione. La piazza di oggi echeggiava il movimento No War che molti davano per morto. Si sbagliavano! Non muore chi reclama diritti e vuole costruire il proprio futuro oltre la crisi, la guerra e le misure di austerità.