Egitto - Sale protesta contro Shafiq a una settimana dal ballottaggio

10 / 6 / 2012

Roma, 09 giugno 2012, Nena News - Non si arresta la protesta di migliaia di giovani e attivisti della rivoluzione dello scorso anno contro l'ex raìs Hosni Mubarak, nei confronti del candidato alle presidenziali Ahmed Shafiq, un ex generale e primo ministro espressione del passato regime. Giovedì prossimo la Corte suprema si riunirà per decidere la sorte di Shafiq di cui la piazza chiede l'esclusione dal ballottaggio delle presidenziali che il 16 e 17 giugno lo vedrà impegnato contro il candidato dei Fratelli Musulmani, Mohammed Morsy. Lo scorso aprile Shafiq era stato squalificato dalla Commissione elettorale sulla base della norma che esclude dalla politica e dalle istituzioni gli esponenti dell'era Mubarak. Successivamente era stato riammesso. Al primo turno delle presidenziali, il mese scorso, Shafiq ha conquistato a sorpresa il ballottaggio grazie ai voti di ex simpatizzanti del passato regime, dei cristiani e soprattutto di tanti egiziani laici timorosi che i Fratelli Musulmani conquistino la presidenza dopo aver già ottenuto il controllo del parlamento e dell'assemblea costituente. Shafiq gode anche del tacito sostegno della giunta militare che guida (tra polemiche e proteste) la transizione politica egiziana sin dal giorno della caduta di Mubarak (11 febbraio 2011). Ad accrescere la rabbia dei protagonisti della rivoluzione del 25 gennaio 2011 è stata inoltre la sentenza dello scorso 2 giugno che se da un lato ha condannato all'ergastolo Mubarak e l'ex ministro dell'interno Habib el Adly per aver ordinato di sparare sui dimostranti durante le proteste (850 morti), dall'altro ha scagionato sei alti ufficiali di polizia e dei servizi di sicurezza incarcerati un anno fa con le stesse accuse. Ieri a migliaia si sono riuniti in piazza Tahrir al Cairo, simbolo della rivoluzione, ad Alessandria e in altre città per chiedere l'allontanamento di Shafiq e la condanna degli ufficiali di polizia dichiarati innocenti. I dimostranti hanno issato uno striscione con la scritta: «Non vogliamo i resti del vecchio regime». Shafiq da parte sua ha provato a calmare le proteste assicurando che, in caso della sua vittoria, saranno garantite tutte le libertà, inclusa quella di manifestare. «Nessun giovane sarà arrestato perché svolge attività politiche», ha detto il candidato al ballottaggio. Il suo rivale Morsy invece promette, in caso di vittoria, di ordinare un nuovo processo nei confronti di Mubarak, Adly e gli ufficiali di polizia ora liberi. Nena News

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