Atto simbolico contro la proroga dell'ordinanza antialcool, già giudicata anticostituzionale ad Aprile del 2011, che si svolgerà nell'unica piazza del centro di Roma non inclusa nell'ordinanza.

Atto Simbolico Situazionista l'8 luglio a Roma, ore 23:01

Si richiede ai partecipanti di venire con un bicchiere di plastica con dentro del liquido a vostra scelta assolutamente ! NO AL VETRO !, di non portare bandiere di partito, striscioni insultanti le autorità e di mantenere un comportamento civile ed esemplare. L'obiettivo è dimostrare che chi esce di notte per strada non è come lo descrive il Messaggero e non solo come lo vorrebbe il Sindaco. Non è una manifestazione ne una difesa "a priori" dell'industria della notte nè una sfida alle autorità ma solo un goliardico gesto di affermazione dei propri diritti.

5 / 7 / 2011

Roma è la città che amiamo. Qui abbiamo le nostre radici, le nostre speranze, i nostri orizzonti. Qui abbiamo imparato il senso del vivere occidentale mediterraneo. Qui abbiamo appreso la passione per la libertà.
Abbiamo scelto di scendere in campo e di occuparci della cosa pubblica perché non vogliamo vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare.
Per poter compiere questa nuova scelta di vita, ho rassegnato oggi stesso le nostre dimissioni da cittadini passivi. Rinunciamo dunque
ai nostri ruoli  per mettere la nostra esperienza e tutto il
nostro impegno a disposizione di una battaglia in cui crediamo con assoluta
convinzione e con la più grande fermezza.
Sappiamo quello che non vogliamo e, insieme con i romani che parteciperanno all'evento dell'8 luglio, sappiamo anche quel che vogliamo. E abbiamoanche la ragionevole speranza di riuscire a realizzarlo, in sincera e leale alleanza con tutte le forze liberali e democratiche che sentono il dovere civile di offrire al Paese una alternativa credibile al governo del sindaco, costruita da tutti.
La vecchia classe politica romana è stata travolta dai fatti, come Zaccheo,  e superata dai tempi.
L'autoaffondamento dei vecchi governanti, schiacciati dal peso del debito
pubblico e dal sistema di finanziamento illegale dei partiti, lascia la città
impreparata e incerta nel momento difficile del rinnovamento e del passaggio a
una nuova società. Mai come in questo momento Roma, che giustamente
diffida di profeti e salvatori, ha bisogno di persone con la testa sulle spalle e di esperienza consolidata, creative ed innovative, capaci di darle una mano, di farla funzionare.
Il " Movimento Cinque Birre"ha condotto alla scelta popolare di un nuovo sistemadi protesta  Ma affinché il nuovo sistema funzioni, è
indispensabile che alle ordinanze anticostituzionali si opponga, un polo delle libertà che sia capace di attrarre a sé il meglio di una città pulita, ragionevole, moderna.
Di questo polo delle libertà dovranno far parte tutte le forze che si richiamano ai principi fondamentali delle democrazie occidentali, incluso quel mondo cattolico che ha generosamente contribuito allo sfacelo dell' ultimo cinquantennio della nostra storia municipale.

L'importante è saper proporre anche ai cittadini romani gli stessi
obiettivi e gli stessi valori che hanno presuntamente fin qui consentito lo sviluppo delle libertà in tutte le grandi democrazie occidentali.
Quegli obiettivi e quei valori che invece non hanno mai trovato piena
cittadinanza in una città governata dal generone, per
quanto riverniciato e riciclato. Né si vede come a questa regola elementare
potrebbe fare eccezione proprio Roma. Gli orfani i e i nostalgici della prima repubblica infatti, non sono soltanto impreparati al governo della città. Portanocon sé anche un retaggio ideologico e morale che stride e fa a pugni con le esigenze di una amministrazione pubblica che voglia essere liberale.
I nostri partiti pretendono di essere cambiati. Dicono di essere diventati
liberaldemocratiche. Ma non è vero. I loro uomini sono sempre gli stessi, la loro
mentalità, la loro cultura, i loro più profondi convincimenti, i loro
comportamenti sono rimasti gli stessi..Non credono che Roma possa migliorare attraverso l'apporto libero di tante
persone tutte diverse l'una dall'altra. Non sono cambiati. Ascoltateli parlare,
guardate i loro telegiornali pagati dallo Stato, leggete la loro stampa. Vorrebbero trasformare la città  in una piazza blindata,
che grida, che inveisce, che condanna.
Per questo siamo costretti a contrapporci a loro. Perché noi crediamo
nell'individuo, nello sviluppo, nell'efficienza, nel mercato libero e nella solidarietà, figlia della giustizia e della libertà.
Se abbiamo deciso di scendere in campo con un nuovo movimento, e se ora chiediamo di scendere in campo anche a voi, a tutti voi - ora, subito, prima che sia troppo tardi - è perché sogniamo, a occhi bene aperti, una società libera, di donne e di uomini, dove non ci sia la paura, dove al posto dell'invidia sociale e dell'odio di classe stiano la generosità, la dedizione, la solidarietà, la tolleranza e il rispetto per la libertà altrui
I1 movimento politico che vi proponiamo si chiama, probabilmente per caso,"Movimento Cinque Birre".

Ciò che vogliamo farne è una libera organizzazione di cittadine e di cittadini di tipo totalmente nuovo: non l'ennesimo partito o l'ennesima fazione che nascono per dividere, ma una forza che nasce invece con l'obiettivo opposto; quello di unire, per dare finalmente a Roma una società partecipante all'altezza delleesigenze più profondamente sentite dalla gente comune.
Ciò che vogliamo offrire alla città è un programma atto solo di impegni concreti e comprensibili. Noi vogliamo rinnovare
la società romana, noi vogliamo dare sostegno e fiducia a chi crea occupazione e benessere. Noi vogliamo offrire spazio a
chiunque ha voglia di fare e di costruire il proprio futuro e dare
adeguata dignità al nucleo originario di ogni società,  per chi, dopo una vita operosa, ha diritto di vivere in serenità.
La storia di Roma è ad una svolta. Da bevitori, da cittadini e ora da
cittadini che scendono in campo, senza nessuna timidezza ma con la
determinazione e la serenità che la vita ci ha insegnato, vi diciamo che è possibilefarla finita con una politica di chiacchiere incomprensibili, di stupide baruffe edi politica senza mestiere. Vi diciamo che è possibile realizzare insieme un grande sogno: quello di una Roma più
prospera e serena più moderna ed efficiente protagonista in Europa e nel
mondo.
Vi diciamo che possiamo, vi diciamo che dobbiamo costruire insieme per noi e per i nostri figli,

un nuovo miracolo romano."

(Si ringrazia Silvio Berlusconi, tutti i diritti sono riservati agli altri)

[email protected]

(non siamo una cellula del Movimento Cinque Stelle, solo dei goliardi che credono nello Stato di Diritto.)

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