In memoria di Giorgio Frau, "onesto rapinatore" ..

Ho conosciuto, sia pure superficialmente ed indirettamente, Giorgio Frau ...

Utente: Radisol
2 / 3 / 2013

Un sottoproletario di borgata, figlio di immigrati sardi, un personaggio pasoliniano che, più o meno nel 1972/73, come molti altri come lui, incontrò in borgata Lotta Continua ... e cominciò vagamente a masticare di politica ....

Con la fine di Lotta Continua, a fine 1976, finì anche l’agire politico di Giorgio ... che però era ormai negli schedari della Digos .... roba di botte date ai fasci e di fermi durante occupazioni di case .... e quindi la patente di "eversore" non gliela ha più potuta levare nessuno ....

Indi per cui, nel 1979, in una ampia retata di arresti e perquisizioni nella zona Centocelle/Prenestino formalmente riguardanti l’inchiesta Mpro/Guerriglia Comunista ma in realtà fatte a pene di segugio ( fu arrestato anche un mio parente, allora militante del Pci, colpevole solo di frequentare un certo bar di Largo Preneste ), la Digos arrivò anche a casa di Giorgio Frau ... e trovò un borsone d’armi nella sua cantina ...

La lotta armata non c’entrava niente ... Giorgio da incensurato custodiva quel borsone, a pagamento, per una "paranza" di rapinatori della zona ... fortunatamente assente da casa al momento della perquisizione, fuggì insieme alla sua compagna ( anche lei incriminata nella stessa inchiesta, pur non essendosi mai interessata di politica) in Francia ...

Lì ovviamente, anche per una pura questione di sopravvivenza, si trovò a frequentare l’ambiente degli altri "esuli" italiani ricercati per banda armata .... ma niente di più ... mai stato brigatista o delle Ucc .... al massimo amico/frequentatore di militanti italiani rifugiati oltralpe ....

Qualche anno dopo passò in Spagna, dove con la compagna tentò una prima rapina e fu arrestato ...

Da allora tutte le sue vicissitudini hanno riguardato esclusivamente la sua attività di rapinatore comune, nei fatti anche molto maldestro e sfortunato ... anche le armi ritrovategli, ancora una volta in cantina, nella inchiesta sulle "nuove BR" dopo l’omicidio di D’Antona, a questo e non alla lotta armata erano riferite ......

E così fino alla tragica fine di ieri ...

Ma evidentemente, da parte dei media, in questa situazione di ingovernabilità politica e di crisi economico/sociale, c’è un gran bisogno di inventarsi un "emergenza terrorismo" inesistente ....

Ciao, Giorgio ... probabilmente, hai finito di soffrire ....