Bruxelles - La Coalizione 19-20D continua la mobilitazione

20 / 12 / 2013

Dopo i blocchi di ieri la Coalizione 19-20D prende posizione sugli arresti effettuati dalla polizia e per spiegare i motivi della protesta, mentre anche oggi sono continuate le iniziative verso i parlamentari belgi.

COMUNICATO STAMPA

Gli attivisti dicono "No all'Europa militare!". Giornata di iniziative "EU, Business as usual?"

Il 19 e 20 dicembre, a Bruxelles, c'è un vertice ampiamente consacrato a rinforzare il sistema di difesa e di sicurezza. Alle 6 del mattino del 19/12, gli attivisti per la pace hanno bloccato l'accesso all'Agenzia Europa della Difesa (AED). Nel frattempo numerosi altri gruppi di manifestanti hanno organizzato delle azioni nel quartiere europeo per denunciare la crescente militarizzazione dell'Europa. Questo avviene attraverso le lobby dell'industria degli armamenti che intervengono nell'elaborazione delle politiche europee. A queste azioni hanno partecipato una settantina di militanti, trenta arrestati.

Attraverso i suoi molteplici programmi di ricerca e sviluppo, l'Unione europea contribuisce all'incremento dei profitti dell'industria militare. Ufficialmente, i sussidi europei per la ricerca devono essere rigorosamente utilizzati a scopi civili. Le imprese producono materiali sia per il settore civile che per quello militare, i risultati delle ricerche di fatto beneficiano ad entrambi. Ciliegina sulla torta: il vertice ha inserito nella sua agenda la creazione di un nuovo fondo per finanziare in modo esplicito lo sviluppo delle tecnologie militari...

Allo scopo di valutare i bisogni in termini di difesa di ciascuno dei paesi membri dell'UE, i funzionari del parlamento europeo ricevono sistematicamente dei rapporti di analisi e consigli di riconosciuti "esperti" della difesa. "Nell'Europa di oggi, questi esperti lavorano per le imprese che producono armi e si capisce senza difficoltà quale ruolo possono avere (....). Gli organismi come l'AED sono stati creati dalle lobby dei fabbricanti di armi e funzionano grazie ai fondi pubblici con lo scopo di sviluppare il settore della (Guerra), chiamata "Difesa", in Europa."

Ma questo disgraziatamente presenta un vizio di fondo: l'elaborazione delle politiche, allo stesso modo delle proposte che riguardano il settore militare sono praticamente predigerite, quando non addirittura già redatte dalle imprese stesse....

"Oggi tentiamo di attirare l'attenzione sul fatto che l'industria degli armamenti non è un'industria come le altre, e non dovrebbe essere considerata un mercato da incentivare economicamente, con il lavoro e la sua l'innovazione". Infatti, la crescita di questo settore non può che avere come corollario l'incremento dei sistemi di sorveglianza, di criminalizzazione e di repressione nel settore civile, e guerre, provocando disastri ecologici e ingiustizie indicibili, in quello militare.

Vredesactie e Agir pour la Paix, che hanno obiettivi comuni, denunciano questi meccanismi e hanno organizzato azioni parallele e in solidarietà con la Coalizione D19-20. Scriviamo queste righe mentre molti di noi sono arrestati.

www.agirpourlapaix.bewww.vredesactie.be

http://www.flickr.com/photos/vredesactie/sets/72157638818465443/

http://www.scoop.it/t/marche-transatlantique

« Under the common security and defence policy, heads of state and government will discuss how to develop the capabilities and increase the visibility and effectiveness of the Union's security and defence policy, and how to strengthen Europe's defence industry. » http://www.european-council.europa.eu/home-page/highlights/december-summit?lang=fr